Quando i risultati dicono tre sconfitte nelle ultime quattro partite significa che i contorni di un calo fisiologico stanno emergendo. Resta da capire quanto durerà. Il tutto, poi, amplificato dalle tante, troppe, assenze offensive che di fatto hanno privato Motta delle frecce migliori dell'arco, se non altro quelle più decisive di altre. Quando le cose non girano c'è poco da fare, perché poi girano le scatole e gli episodi a sfavore, come per esempio l'assurdo autogol che ha condannato la squadra alla sconfitta a Cagliari. Quando piove, grandina. Nonostante un buon approccio alla partita, è bastato un episodio per far girare totalmente la contesa e stavolta il miglior giocatore della squadra, cioè Calafiori, ha vissuto la prima vera giornata no della stagione. Dal gol di Petagna in avanti tutto è diventato più complicato, perché il Cagliari si è trovato nel suo spartito migliore e il Bologna in quello peggiore: il gioco è scomparso, si è invece palesata la lotta a tutto campo su palloni sporchi, seconde palle, rimpalli. Niente che possa agevolare la filosofia della squadra di Motta.
lo spunto
E’ un momento no: mercato e riposo per tornare quelli di prima
Calo conclamato nelle ultime settimane, ora mercato e sosta per ripartire: nulla è perduto