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È un Bologna da prime 10

Redazione TuttoBolognaWeb

Nel secondo tempo, è Lulic a sostituire Lazzari. Partita che si mantiene su ritmi e qualità tecnica elevati. Il Bologna rischia poco pur essendo la Lazio a fare gioco. Al minuto 19, lo stesso del primo tempo, da un fallo laterale il Bologna trova il raddoppio. È un’azione da manuale del calcio, quasi tutta di prima che porta al gol il ritrovato Sansone con un destro al volo che fulmina l’incolpevole Reina. Con Barrow spostato al centro, Sansone si è ripreso il suo posto da titolare ricacciando Vignato dietro alle gerarchie di Sinisa. Palacio non può più agire sull’esterno per tutta la partita quindi a sinistra di fatto, sono rimasti Sansone e Vignato, Palacio è il cambio di Barrow e Skov Olsen di Orsolini. Il danese quando entra, non riesce quasi mai a mettere il timbro sul match. Si applica tatticamente, rendendosi quasi più utile dietro ma dopo quasi 2 stagioni, da Skov Olsen ci si aspettava tutta un’altra cosa. Il campionato italiano è difficile ma Schouten e Svanberg che hanno su per giù il suo stesso cammino in carriera, si sono calati più velocemente in questa realtà. Skov sembra ancora spaesato quando entra, quasi timido. Ieri sera, molto bene Soumaoro che ha chiuso tutto quello che c’era da chiudere, molto bene Skorupski che para il rigore a Ciro Immobile e salva sulla linea, un quasi autogol di Soriano a pochi minuti dal termine, bene Sansone che in attacco regala maggior imprevedibilità e vivacità, Mbaye che oltre al gol che sblocca il risultato, contiene le avanzate sulla fascia destra della Lazio lui che tra l’altro, si trova meglio a destra che non a sinistra. Bene il centrocampo che ha giocato alla pari con Soriano che spesso faceva il terzo arretrando in fase di non possesso e con Svanberg che andava su Milinkovic e Dominguez su Leiva.

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