Un club di calcio professionistico avrebbe potuto mettere da parte il lato umano e soffermarsi su quello calcistico, lasciando un allenatore malato combattere la leucemia senza una squadra da allenare. Il Bologna invece ha scelto la famiglia, il sentiero dell’unità, la via più sentimentale per combattere su due fronti: oggi quella scelta è diventata un esempio per tanti e ora stanno anche arrivando risultati importanti sul campo.
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