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Bologna, sei ancora da Europa: ecco perché. I numeri dicono che…

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Difficile perché al momento il Bologna è a quota 38 punti in 23 partite, con una media di 1.65 punti a gara e con proiezione 62,7. Incrementare il ritmo di 0.4 punti è forse troppo come richiesta verso una squadra che è partita a rilento, tanti pareggi, e ha cominciato a viaggiare una volta trovata un'alchimia con la nuova filosofia calcistica impartita dal cambio allenatore. Inoltre, le fatiche Champions, che l'anno scorso non c'erano, hanno probabilmente tolto qualche vittoria in più in campionato, abbassando la soglia del Bologna. Tuttavia, il rendimento rossoblù resta da qualificazione europea. Il motivo è presto detto: confermando l'attuale proiezione a 62/63 punti il Bologna otterrebbe con ogni probabilità il settimo posto. Negli ultimi dieci anni, infatti, la quota della settima posizione è sempre stata attorno a quel punteggio. Si parte dalla Lazio l'anno scorso (61), poi la Juve due anni fa (62 con penalizzazione), la Fiorentina nel 2022 (62), la Roma 2021 (62), il Napoli 2020 (62), l'Atalanta 2018 (60), l'Inter 2017 (62) e infine il Milan nel 2016 (57). Solo una volta il settimo posto ha avuto un punteggio superiore ed è stato nel 2019 quando il Toro fece 63 punti. Il succo del discorso? Il pareggio di Lecce rappresenta sicuramente una delusione, ma in un percorso fatto di continuità e di punteggi sopra quota 60 il Bologna dimostra di essere pienamente in corsa. E l'obiettivo, si sa, è una coppa europea. Qualunque essa sia.