Un Bologna un po’ più compassato e lezioso del solito ed un Barrow, Arnautovic e Soriano un po’ sottotono, hanno influito sulla casella 0 dei gol segnati. Lo 0-0 era quindi il risultato dopo un’ora di gioco, quasi scritto. Se nonché, clamoroso al Dall’Ara, il Venezia sull’unica occasione, al 61simo riesce addirittura a passare in vantaggio grazie ad un rimpallo vinto da Busio e con Okereke che si trova a sorpresa a tu per tu con Skorupski che lo scavalca con un pallonetto. Lo 0-1 certifica una partita dove già lo 0-0 sarebbe stato bugiardo e deludente. 22 tiri ma solo 6 nello specchio, 17 corner a 0, 67% di possesso palla e il doppio dei passaggi effettuati rispetto ai lagunari, sono numeri impressionanti. L’arbitro Chiffi ha anche dato l’impressione di tutelare maggiormente la squadra di casa con 3 ammonizioni per il Venezia e nessuna per il Bologna. Su un paio di ripartenze dei veneti, interrotte con fallo tattico, un paio di ammonizioni ci potevano anche stare. Quota 21 per un sesto posto assieme a Lazio, Fiorentina e Juventus, sarebbe stata tanta roba e si sarebbe andati a La Spezia con la consapevolezza di piantare la tenda in piena zona Europa League. Peccato aver rinviato quel salto di qualità davanti agli occhi di Saputo e davanti alla non vedente Chantal, 32 anni, venuta da Milano apposta per “ascoltare” dentro allo stadio, il suo Bologna. I 13.000 del Dall’Ara con la prima volta tutto il tifo organizzato dopo quasi 2 anni e tutti i tifosi rossoblu, dovranno farsene una ragione ed attendere un’altra settimana per capire se sarà un Bologna da prime sette/otto posizioni o se per l’ennesima volta, un Bologna da centro classifica. Oltre è difficile commentare. Una partita che anche per il mister Zanetti del Venezia, è risultata quasi inverosimile.
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