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Come tema, merita un piccolo approfondimento relativo al calo degli spettatori. Se in campionato si mantiene su per giù la stessa affluenza, 26-28mila spettatori, la stessa cosa non vale in Europa. Stasera al momento, non si raggiungono le 25mila presenze. Possono essere tanti i motivi: si va dalle temperature serali che cominciano a scendere a picco, al campo scoperto e al caro biglietti; se in campionato la si sfanga con 20-80€ a seconda del settore, in Champions si va dai 45 ai 150€, senza scomodare la poltrona gold a 250€. Sicuramente i risultati ottenuti dal Bologna nella massima competizione per club, non hanno aiutato ad incentivare quel pubblico fino a pochi mesi fa euforico per il prestigioso traguardo raggiunto. C’è una folta rappresentanza di tifosi o appassionati indecisi se andare allo stadio o vedersela in tv. Al momento, sono poco più di 24mila gli spettatori di Bologna-Lille, a fronte dei 26mila di Bologna-Venezia di sabato prossimo e mancano ancora 3 giorni di prevendita. Tante le cause ma non da giustificare un crollo di affluenza per un Bologna per la prima volta in Champions League dal 1964 ad oggi e dopo 20 anni senza partecipare ad una Coppa europea, addirittura 25 anni in una fase finale. In trasferta, 3000 super tifosi, ci sono sempre. È infatti notizia di ieri che a Lisbona contro il Benfica, sono già stati venduti 3000 tagliandi, bruciati in appena un giorno di prelazione. Tornando a stasera, testa, orgoglio e tanta voglia di vincere, la ricetta di Vincenzo Italiano, per questo Bologna che non vuole chiudere come la Cenerentola di questo nuovo format, accattivante, bello, competitivo ed avvincente.

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