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Ora il Bologna deve provare a correre anche in Europa, se ad aprile vuole essere ancora in corsa su tutti i fronti. Contando anche le 8 partite di Champions, sono 7 punti raccolti in 10 uscite. Giovedì sera, bisogna provare a rientrare da Bucarest con l’intera posta, contro uno Steaua non certo irresistibile. Nell’ultimo turno, ha perso contro l’ultima in classifica per 2-1; occupa la dodicesima posizione con 13 punti, gli stessi del Bologna ma ottenuti in 13 partite. Italiano a Cagliari ha risparmiato Skorupski, Lucumì ed Orsolini in partenza. La rosa al completo, col solo Ciro Immobile ancora out, consente di andare in Romania con una certa dose di energie fisiche e mentali, contando di poter ruotare molti giocatori e solo dopo questa trasferta, pensare alla Fiorentina per provare ad infliggergli il colpo del ko. Intanto, se si vuole recuperar terreno in Europa League, bisogna iniziare a fare punti pesanti anche in trasferta. Spesso in Europa si trovano energie diverse rispetto al campionato. Penso a quando il Bologna nella stagione 1990-91’ fece male in campionato, culminata con la retrocessione ma riuscì ad arrivare ai quarti di finale di Coppa Uefa, eliminato poi dallo Sporting Lisbona. Non bisogna sottovalutare l’avversario e neanche tralasciare il benché minimo dettaglio. 3000 tifosi rossoblu per trascinare la squadra verso il primo successo.

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