Bologna, così si va poco lontano: perché questo mercato?

Ad aprile si era già capito che il Bologna sarebbe andato almeno in Europa League; com’è possibile che a luglio e agosto la società si sia fatta trovare quasi impreparata? Le prime scelte saltavano come birilli; Pavlidis, poi Ioannidis, fino ad arrivare a Retegui. Con 20 milioni il Genoa te lo dava; aveva bisogno di fare cassa dopo aver ceduto anche Gudmundsson. Era proprio necessario dover rientrare in una sola stagione proprio nell’anno della consacrazione? Inizia un nuovo ciclo, si riparte da zero. Perché iniziarlo ora quando quello scorso ti aveva portato in Champions? Bastava proseguire sulla scia della passata stagione, cambiando mister, okay, e prendendo (insisto) anche in prestito 2-3 elementi di assoluto valore. La società intervenga, si faccia sentire, così si va poco lontano. A gennaio bisognerà intervenire pedantemente, per tirare su la baracca almeno in campionato e provare ad andare fino in fondo in Coppa Italia. Si dovrà cedere Karlsson e poco male se si farà una minus valenza. Vedere tutti quei tifosi partecipare con tanta fame di calcio e di Bologna ad alti livelli e portare a casa una sola vittoria in 11 uscite ufficiali, prima o poi diventa deprimente. Poi chiaro, stiamo parlando solo di calcio; a Bologna in questi giorni, si è vissuto un momento drammatico per l’intera comunità e tutti questi discorsi, passano di certo, in secondo piano.