Troppi giocatori a Bologna hanno fatto il loro tempo, penso a Santander, Mbaye, Sansone e Vignato tanto per citarne alcuni. Su Vignato in verità si potrebbe fare anche un discorso diverso, magari cedendolo in prestito. Svanberg non intende rinnovare; andrà quindi ceduto al miglior offerente. Peccato, perché con maggiore attenzione, dalla cessione di Mattias, si sarebbe potuta fare una super plusvalenza. Attenzione poi a Theate. È la seconda volta consecutiva che non gradisce la sostituzione a fine primo tempo. Ieri, è stato visto in tribuna a seguire il secondo tempo piuttosto arrabbiato. Non certo un comportamento volto a privilegiare il gruppo. Insomma, qualche grattacapo in più, aleggia su Casteldebole, con il Direttore Sportivo, (Sartori?) che dovrà risolvere in tempi anche brevi, così da cominciare a lavorare sulla nuova rosa per la prossima stagione, magari andandola anche a migliorare con una panchina più lunga e di qualità. I 5 cambi a disposizione, devono risultare un’arma in più e non un vantaggio per gli avversari. Servono 2-3 elementi di spessore e di una certa esperienza e non solo giovani di prospetto o scommesse. 16 sconfitte a fronte di sole 11 vittorie e 10 pareggi, sono troppe. Per il salto di qualità, perdere quasi per un intero girone, non è ammissibile. Ottenere punti contro Lazio, Roma, Juventus, Inter e Milan ma perdere contro il Venezia nel doppio confronto e tante altre partite contro avversari abbordabili, serve solo per il prestigio ma non per la classifica e per il salto di qualità. Se poi si fa cilecca nelle ultime partite di campionato, ecco che anche il traguardo minimo, va a farsi benedire. Ai giocatori, andrebbe decurtato il 10% dello stipendio, solo per gettare alle ortiche le ultime partite, contro squadre che a questo giro, non avevano neanche tanto da chiedere. Vediamo l’ultima a Genova, contro un Genoa già retrocesso ma così, non va.
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