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Beukema-Ndoye: ok, il prezzo non è giusto

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Il pressing è sempre lo stesso: i giocatori vogliono andare, non tratteneteli. Se l'anno scorso la squadra in rampa di lancio era la Juve, con l'entusiasmo per aver preso Motta, oggi tocca al Napoli, che ha confermato Conte e avrebbe soldi da spendere dopo Kvara e Osimhen. E infatti tutti spingono verso il sì, come se il Bologna dovesse inchinarsi, fare un favore alla big di turno sparando prezzi scontati perché non si devono mettere i bastoni tra le ruote. Certo, magari Ndoye e Beukema vestiranno di azzurro a luglio, ma non di certo alle cifre circolate in questi giorni. E stridono anche le ricostruzioni giornalistiche, quelle di un 'Dan Ndoye frenato dal desiderio del Bologna di mettere a bilancio una specie di biglietto della lotteria'. Domanda: se Ndoye piace così tanto a Conte perché il Bologna dovrebbe cederlo sotto prezzo? Se il ragazzo ha talento, capacità, finanche da diventare principale obiettivo della squadra campione d'Italia, per quale oscura ragione dovrebbe essere ceduto per un tozzo di pane. Se Ndoye vale, e viene considerato un grande rinforzo, l'offerta dovrà essere in proporzione giusta. A maggior ragione dopo 9 gol, una Champions disputata da protagonista e un gol decisivo nella finale di Coppa Italia. La differenza tra i soldi e il parlare di soldi sono i soldi