Il Bologna viaggia a 1.22 punti a gara, una proiezione finale su 38 partite di 46 punti, un punto sotto il massimo punteggio di Saputo in Serie A. Il trend, però, è in calando e c'è la sensazione che ne possano arrivare meno. Cambia poco il concetto generale, il Bologna resta squadra da parte destra e resta squadra con punteggi col 4 davanti. Non era questo l'obiettivo stagionale e Saputo, l'altro giorno, è stato più chiaro del solito. 'Sono deluso dai risultati, chiedete all'area tecnica', le parole del chairman che mai si era esposto così. Toccherà a lui valutare se i suoi investimenti abbiano fruttato realmente sul campo un rendimento sufficiente per tenere tutti, ma ad oggi prestazioni e risultati condannano la parte sportiva di un club solido ma comunque sempre ancorato ai campionati anonimi e ai meno di 20 di bilancio. Insomma, l'allenatore appare a fine ciclo e le prestazioni sono in linea con le sensazioni, la gestione tecnica è qui da sei anni e un bilancio ormai si può fare: non ci sono tante basi per continuare. Servirebbe una svolta radicale estiva quantomeno per mandare un segnale di cambiamento, o per tentarlo, un cambiamento. D'altronde, sperare in risultati diversi facendo sempre le stesse cose è impossibile.
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