lo spunto

Tutti avremmo firmato 27 punti. Anche la classe operaia va in Paradiso

Manuel Minguzzi

Il clima a Bologna resta comunque surreale. Nonostante il record, fino alle 16.29 di oggi sembrava di commentare una squadra impresentabile, sempre ancorata al campionato anonimo di sempre, dopo che era stata anche sesta in data 1 dicembre. Ma Sinisa, pur con il suo modo di comunicare, ha ragione su una cosa: la squadra è cresciuta e ha accorciato il gap con l'Europa. Oggi il Bologna gioca un campionato da parte sinistra dichiarata e anche in modo fattuale. Solo prima di Sassuolo i rossoblù erano finiti a destra. Impossibile dunque negare una crescita, che oggi si è vista anche sotto il profilo del gioco. Baricentro più alto, maggior ritmo, maggior intensità, gioco palla a terra di qualità: il Bologna sembrava il Sassuolo e il Sassuolo sembrava il Bologna delle ultime tre. Ecco allora che, con una maggior tenuta difensiva garantita dal cambio modulo, si inizia a intravedere un gioco più corale, più corposo, aspetto basilare per competere, e battere, le formazioni di pari livello. Se Natale doveva regalarci gioie e consapevolezza, il Mapei Stadium potrebbe essere benedetto per ciò che ha fatto il Bologna oggi. C'era un record negativo dietro l'angolo, le quattro sconfitte in fila, è invece arrivato quello positivo. Bene così e buon Natale a tutti.