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Bologna, sui casi Dijks e Skov non servono mezze misure

Manuel Minguzzi

Sinisa Mihajlovic ha criticato pubblicamente i due dopo la sconfitta di Verona aprendo il fronte della frattura interna, di fatto il 'gate' non si può più nascondere. Ecco, che la situazione sia ricomponibile è difficile: se diserzione c'è stata anche i compagni non avranno gradito, se invece le accuse di Mihajlovic risulteranno false è impossibile che i due giocatori possano ancora lavorare serenamente alle dipende del mister. Per questo motivo le mezze misure da parte della società non è detto servano, anzi. Se Mihajlovic ha sbagliato il club dovrà immediatamente prendere provvedimenti, se invece è chiara la diserzione dei due giocatori il mister dovrà sentire l'appoggio totale e incondizionato della dirigenza fino a che siederà sulla panca del Bologna. Questo sarebbe il caso in cui sostenere e dare maggior credibilità possibile all'allenatore che, magari sbagliando, ha sventolato ai quattro venti il caso. Un'altra soluzione appare impraticabile.