lo spunto

Acqua alta a Bologna, Venezia col Mose

Manuel Minguzzi

La sconfitta, come è normale che sia, produce sempre la classica caccia al colpevole, la ricerca della responsabilità per questo e quell'altro, ma in realtà il risultato di oggi è totalmente frutto di un episodio, che nel calcio incide, oltre all'incapacità di segnare. Poi certo, c'è stata poca concretezza davanti tra Arnautovic e Barrow, forse non nelle loro versioni migliori, ma la sensazione globale della partita è che il Bologna avrebbe potuto giocare per cinque ore di fila senza comunque trovare la rete. Capita. Piangersi addosso non serve, anzi servirà lavorare sui difetti emersi oggi e sono praticamente tutti nelle scelte offensive, sempre un po' affrettate e poco lucide, a volte un po' leziose e poco ficcanti, quindi anemiche quando invece serviva tanto ferro nel sangue. Questo è l'unico rimprovero che mi viene in mente, perché come dicono gli analisti: il risultato può essere frutto del caso, la prestazione no. Ecco, oggi la prestazione c'è stata, come c'era stata anche nelle due vittorie precedenti.