Verso lo scudetto: 26 gennaio 1964, Genoa-Bologna 0-2

Seconda puntata della rubrica “Verso lo scudetto”, una rassegna delle partite che portarono allo scudetto giornata dopo giornata, rivivendo un racconto della partita che fu, nel giorno in cui è stata giocata 50 anni fa.

Grazie al successo di Marassi contro il Genoa, Il Bologna arriva a nove vittorie consecutive in campionato. La squadra di Bernardini pare inarrestabile e pragmatica quanto basta per fare di un sol boccone i colleghi rossoblù e portare a casa una vittoria cinica ed essenziale per restare nel gruppo di testa. Decade, con il gol di Haller che apre le marcature, l’imbattibilità del portiere di casa Da Pozzo che durava da 9 domeniche, per un totale di 791 minuti. Il Bologna ha avuto la meglio giocando una gara tatticamente impeccabile e concreta, limitando il Genoa e Meroni, il più tecnico dei liguri.

E’ una splendida giornata di sole a Genova. Sceso in campo con la formazione tipo, il Bologna affronta un Genoa caparbio che mette subito in campo grande intensità e ritmi elevati, al punto da prendere alla sprovvista i felsinei. Nonostante la prima opportunità capiti ad Haller dopo 3’, con Da Pozzo a respingere, i padroni di casa salgono presto in cattedra e impegnano Negri a ripetizione. Dopo 5’ Locatelli chiama all’intervento il n°1 ospite su punizione, poi tocca a Meroni sprecare dopo un bell’affondo, portandosi il pallone oltre la linea. L’inconsistenza delle incursioni del grifone, venivano trasformate in contropiedi velenosi da parte degli ospiti i quali, preso atto della situazione, provano a pungere in velocità con Haller e Perani, senza però riuscire a ‘bucare’ il sempre attento portiere di casa. L’unico vero pericolo corso dai felsinei è la traversa colpita da Meroni al 23’ che, dopo essersi accentrato, ha scaricato un tiro preciso che è però andato ad infrangersi contro il legno orizzontale.

La ripresa vede sempre il Genoa all’assalto. Piaceri e Locatelli si rendono subito pericolosi in area ospite ma prima Tumburus e poi Negri, sventano i tentativi dei caparbi genoani. Lo scatenato Piaceri si ripete poco dopo con un’altra incursione che Janich neutralizza dopo un lungo batti e ribatti. Lo stesso indemoniato centrocampista è però colui che commette l’errore decisivo per favorire il vantaggio del Bologna: Fogli gli porta via il pallone su una rimessa e dopo uno scambio con Bulgarelli entra in area, tenta un sombrero su Bassi, il quale alza d’istinto il braccio per fermare la sfera. Rigore. Batte Haller che tira forte e angolato, 1-0. Il Genoa cala il ritmo e il centrocampo perde tono e vigore, la squadra ne risente e il Bologna sale in cattedra con la classe dei suoi palleggiatori. Poco dopo la mezzora arriva il raddoppio con Pascutti, che di testa infila la rete su prezioso invito di Bulgarelli. Da qui al 90’ non succederà più nulla di rilevante, con il Bologna a controllare il Genoa ormai demotivato e stanco.

Il Bologna ha avuto la meglio per approccio tattico, temperamento e tenacia, oltreché per la concretezza e il cinismo mostrati. Haller e Pascutti sono stati i finalizzatori, ma Fogli e Bulgarelli sono stati i pazienti e laboriosi architetti delle manovre felsinee. Un po’ in ombra Nielsen, che ha sofferto parecchio la marcatura di Bassi. Il Genoa è durato finché ha retto il fiato. Meroni e Piaceri sono stati belli ma evanescenti, con quest’ultimo protagonista in negativo in occasione dei due gol subiti, mentre Bicicli è parso troppo inconsistente per il ruolo che gli compete. La classifica dopo 18 giornate: Bologna e Milan 29, Juventus 24, Inter 23.

Il tabellino della partita:

Genoa (0): Da Pozzo; Bagnasco, Bruno, Colombo, Bassi, Rivara, Meroni, Pantaleoni, Piaceri, Locatelli, Bicicli. All: Santos

Bologna (2): Negri; Furlanis, Pavinato; Tumburus, Janich, Fogli; Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti. All: Bernardini

Arbitro: Sig. Jonni di Macerata

Reti: 52’rig. Haller, 76’Pascutti

Note: Presenti circa 42mila spettatori di cui una buona percentuale di ospiti. Angoli 6-4 per il Bologna. Lieve infortunio a Bulgarelli intorno al 20’ del primo tempo, senza conseguenze.