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ESCLUSIVA TBW – La storia di Christian, un bolognese alla cantera del Barcellona

di Manuel Minguzzi Tutti noi, da bambini, non abbiamo resistito all’attrazione di dare un calcio ad un pallone, perché è semplice, naturale, quasi spontaneo quando vedi quell’oggetto sferico rotolare in un cortile o in un...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Manuel Minguzzi

Tutti noi, da bambini, non abbiamo resistito all'attrazione di dare un calcio ad un pallone, perché è semplice, naturale, quasi spontaneo quando vedi quell'oggetto sferico rotolare in un cortile o in un campetto di periferia. C'è chi si diverte per la classica oretta con gli amici dopo aver fatto i compiti e chi invece lo sente come una passione innata, tale da portarselo pure a letto, quel pallone. Questa è la storia di un ragazzino bolognese di dieci anni, di nome Christian, nato nel vicino 2005, a testimonianza ormai dell'anzianità calcistica di quelli come me (classe 1985) che una volta erano giovani. Questo talento in erba ha iniziato a dare i primi calci alla palla a due o tre anni e da lì non si è più separato dalla sua fedele compagna di viaggio. Lo dicevano anche nei cartoni animati "Il pallone è il tuo migliore amico", frase celebre di chi durante l'infanzia si faceva trascinare dalle avventure di Holly e Benji, quasi immedesimandosi in quelle che erano le speranze dei protagonisti, dalle giovanili, passando per il professionismo e infine con la vittoria dei mondiali. Christian Oppi ha sempre avuto il calcio nel sangue, giocando a tavola (forse per la disperazione dei genitori) con le palline del pane, fino a studiare con la palla sotto braccio imparando addirittura a leggere e scrivere grazie all'album delle figurine. Sì, perché il calcio, se preso nel modo giusto, può anche essere un metodo di apprendimento. Quella passione di Christian doveva quindi tramutarsi in una squadra con cui giocare, muovere i primi passi alla scuola calcio e indossare quelle divise colorate che ti danno senso di appartenenza e nuovi compagni "di gioco". Lo ha fatto alla Polisportiva Lame all'età di sei anni, squadra in cui ancora milita e che ora onorerà nel migliore settore giovanile del Mondo: quello del Barcellona. Infatti, il bravo Christian, dopo un primo premio ricevuto ad un camp estivo sotto l'egida dell'Arsenal, ha partecipato a quello ancora più importante del Barcellona. A Tizzano Val Parma, lo scorso luglio, settanta ragazzini dai 6 ai 16 anni hanno partecipato al camp organizzato da FCB Camp Italia con premi finali di assoluto prestigio: la possibilità di vivere l'esperienza unica di una settimana di allenamenti con i pari età blaugrana e partecipare al torneo internazionale di Pasqua nel Team Italia che affronterà a Barcellona le migliori scuole calcio del mondo. Due bambini su settanta hanno ottenuto il meritato premio e Christian è tra questi. Partito ieri, il nostro rappresentante (il ragazzino è nato a Bologna ed è bolognese) rimarrà fino alla fine della settimana e poi tornerà tra i suoi attuali compagni alla Polisportiva Lame. Con il merito di essere stato selezionato non solo per le doti con il pallone tra i piedi ma anche per quelle comportamentali, aspetto importante per il settore giovanile catalano. Mentre Christian si allena e si diverte a Barcellona, la madre, di nome Laura, con un pizzico di emozione ed orgoglio ammette la sua felicità: "Sono ovviamente contenta - ci ha rivelato in esclusiva - questo è il suo sogno, nato in maniera spontanea e senza forzature da parte nostra. L'ho sentito ed è molto contento, per lui è una supervacanza. Ha sempre avuto una grande passione per il pallone e già a due o tre anni lo calciava. Pensate che ha iniziato a leggere e scrivere grazie agli album di figurine e ha una memoria storica incredibile su giocatori, squadre e risultati. Ora percepisce il calcio come un gioco ma vive in funzione del pallone". Calcio, allenamenti e partite, ma da brava mamma, Laura, pone i giusti e doverosi paletti: "Ovviamente noi saremmo felici se riuscisse a coronare il suo sogno e diventare calciatore professionista, ma gli studi vanno portati avanti con impegno e costanza". Che dire, anche Bologna ha il suo piccolo prodigio calcistico, nella speranza non solo che possa coronare il suo sogno calcando i più grandi palcoscenici mondiali, ma che prima o poi riesca a farlo con una maglia rossoblù addosso. Prima quella del Bologna, poi arriverà il Barcellona anche se la speranza di Christian sembra essere legata ai colori rossoneri del Milan. Si viaggia con la fantasia, come i bambini. In bocca al lupo Christian, a questa età è bello vedere ancora tutto come un gioco.