Strappato all’Olimpia Milano in extremis, è stato fin da subito inserito nelle rotazioni. Come per Abass adattamento graduale e complicato. Risultato però evidenti nel momento clou della stagione. Impensabile immaginare una Virtus senza le sue energie in uscita della panchina. Dai molti errori di inizio stagione, spesso dovuti anche all’eccessiva foga, tipica di chi ha meno esperienza ad alto livello. Con il passare delle settimane il suo acume cestistico è cresciuto esponenzialmente, diventando anche un affidabilissimo tiratore da tre sugli scarichi. L’anno prossimo deve puntare alla casacca da titolare. Ha tutte le carte in regola per farla sua.
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