primo piano

Via Portanova e Acquafresca: ecco lo sfoltimento della rosa

Se ieri abbiamo analizzato la prima esigenza del mercato di riparazione del Bologna (ovvero l’acquisto di un portiere), oggi passiamo alla seconda e ultima vera necessità primaria: lo sfoltimento della rosa. Stefano Pioli aveva...

Redazione TuttoBolognaWeb

Se ieri abbiamo analizzato la prima esigenza del mercato di riparazione del Bologna (ovvero l'acquisto di un portiere), oggi passiamo alla seconda e ultima vera necessità primaria: lo sfoltimento della rosa. Stefano Pioli aveva chiesto di avere meno giocatori a disposizione già a fine agosto e lo stesso direttore generale Roberto Zanzi aveva confermato poco tempo fa di voler operare in tal senso nel corso del mese di gennaio. Il risultato? A undici ore dalla chiusura del mercato la dirigenza felsinea è riuscita nell'impresa di cedere ben quattro calciatori acquistandone poi altri due. Morale della favola: la rosa ora conta trenta giocatori. Quindi un numero ancora altissimo per le esigenze di una squadra che deve affrontare una sola competizione e che in pratica ne ha in rotazione appena una ventina. La parte migliore però deve ancora arrivare perchè in genere un'operazione di sfoltimento della rosa prevede la cessione di tutti quei giocatori che non rientrano nei piani dell'allenatore, ma in realtà il Bologna sembra aver inteso questo concetto in modo davvero insolito. Non si può ovviamente negare che i prestiti di Andrea Pisanu al Montreal Impact e di Federico Rodriguez ai Wanderers Montevideo non siano parte di questo progetto, ma cosa possiamo dire delle partenze di Acquafresca e Portanova? Risulta davvero difficile se non addirittura impossibile pensare che lo sfoltimento dell'organico possa prevedere la cessione del capitano e di un attaccante per cui sono stati investiti 2,5 milioni di euro appena sei mesi fa. Tra tutti i giocatori ormai dimenticati da Pioli quindi i vertici rossoblu hanno trovato il modo di lasciar partire due pedine importanti che avevano un ruolo preciso nelle gerarchie della squadra. Daniele Portanova infatti è stato atteso con ansia fino al termine della sua squalifica e riproposto subito come titolare inamovibile, mentre invece Robert Acquafresca è sempre stato la prima alternativa ad Alberto Gilardino che quindi ora ha le spalle coperte solo da Daniele Paponi. La situazione diventa ancor più paradossale se pensiamo che i buchi lasciati nella rosa dalle partenze di Portanova e Acquafresca verranno riempiti da nuovi giocatori (Naldo e Christodoulopoulos o anche Moscardelli) e che quindi queste due operazioni diventano impossibili da classificare come una vera riduzione dell'organico.