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Parte la rincorsa playoff: rotazioni accorciate e lavoro duro

Erano le venti di ieri sera quando i giocatori del Bologna stazionavano ancora sul campo del Centro Tecnico Niccolò Galli mentre ascoltavano le indicazioni di Delio Rossi. Prima seduta alla ripresa dei lavori lunga e piena, perché il...

Manuel Minguzzi

Erano le venti di ieri sera quando i giocatori del Bologna stazionavano ancora sul campo del Centro Tecnico Niccolò Galli mentre ascoltavano le indicazioni di Delio Rossi. Prima seduta alla ripresa dei lavori lunga e piena, perché il tempo è poco e il mister deve lavorare sulla sua squadra oltre che preparare la tattica migliore per affrontare una tra Spezia ed Avellino. Serve lavorare tanto per oliare alcuni meccanismi che giocoforza ancora appaiono i passi incerti di un bambino. Ci si proverà in questa settimana, in attesa di sapere con certezza dove andrà a giocare venerdì il Bologna. Il sentiero creato da Delio Rossi è chiaro, ha effettuato delle scelte in base a quanto ha visto in allenamento e quelle verranno portate avanti fino alla fine; solo il campo dirà se saranno state quelle giuste per ottenere il risultato che tutti sperano. Per dirla con un termine cestistico: rotazioni accorciate. Sono circa quindici i giocatori su cui Delio Rossi punterà in queste due settimane, coloro che secondo lui offrono più garanzie da qui alla fine. Sono praticamente gli stessi che abbiamo visto nelle ultime partite. C'è l'undici titolare visto contro il Lanciano, poi ci sono Laribi e Acquafresca dalla panchina e il ritorno dalla squalifica di Ceccarelli. A meno di infortuni saranno questi a giocarsi la promozione, forse con qualche inserimento di Improta, se in partita dovesse esserci la necessità di un cambio di modulo o l'inserimento di una punta in più, e di Morleo per dare fiato a Masina. Per il resto la scelta è chiara: Cacia al momento è finito indietro nelle gerarchie e difficilmente lo rivedremo in campo. Si lavora dunque focalizzando l'attenzione su un gruppo ristretto di giocatori, senza escludere totalmente gli altri che in allenamento sono chiamati a tenere alto il livello e a farsi trovare pronti in caso di necessità. I problemi maggiori forse sono a centrocampo, infatti con l'infortunio di Bessa il Bologna si ritrova con un numero esiguo di mediani a disposizione e bisognerà essere fortunati nell'evitare ulteriori infortuni. Ma il vero cruccio per Delio Rossi rimane l'attacco. Perché tra i quindici che si giocheranno la A, tolti gli attaccanti, c'è poco a cui chiedere una rete decisiva. Oikonomou può essere decisivo sui calci piazzati, Buchel ha segnato in due partite su tre da quando è arrivato Rossi (a lui il cambio di tecnico ha giovato parecchio) e Laribi è pur sempre il secondo marcatore della squadra. Si pesca tra questi tre nomi se le punte dovessero continuare a latitare. Venerdì la squadra ha cercato in tutti i modi di mettere Mancosu nelle condizioni di segnare e l'attaccante ex Trapani ha reagito quantomeno con una prestazione più brillante rispetto alle ultime, Rossi continua a lavorare sui movimenti offensivi e sui rifornimenti dal centrocampo (con l'inserimento di un giocatore più tecnico come Krsticic) ma toccherà alle punte trovare quel guizzo che in partita è sempre mancato. Chissà, forse giocare - stavolta per davvero - partite da dentro o fuori azzerando quella che è stata la classifica fino adesso può consentire ai giocatori di trovare nuove motivazioni e nuovi stimoli. Si parte venerdì in semifinale, e se Mancosu si fosse tenuto tutti i gol per queste ultime quattro partite la città ne sarebbe estremamente felice. In fin dei conti, alla fine di un lungo campionato, possono servire di più i gol chirurgici e messi a segno nelle partite che contano.