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Lopez tiene alta la guardia: “La promozione? Non è scontata”

Poco di più di ventiquattro ore al fischio d’inizio di Bologna-Pescara, una partita in cui i rossoblù andranno a caccia della quinta vittoria consecutiva: “Bello scendere in campo per questo traguardo, e il merito...

Luca Lollini

Poco di più di ventiquattro ore al fischio d’inizio di Bologna-Pescara, una partita in cui i rossoblù andranno a caccia della quinta vittoria consecutiva: “Bello scendere in campo per questo traguardo, e il merito è dei ragazzi e dell’entusiasmo che ha portato la nuova società” esordisce Diego Lopez nella conferenza prepartita. Non solo entusiasmo, gli americani hanno portato anche soldi che Corvino sta trasformando in nuovi giocatori. Il tecnico, però, non vuole sentir parlare di un secondo campionato che inizia: “Rimane lo stesso torneo, perché abbiamo faticato molto per essere dove siamo oggi. I ragazzi nuovi ci daranno una mano, ma bisogna proseguire sulla stessa strada”. I tifosi però sanno che le cose sono cambiate, lo vedono quotidianamente, e questo nuovo corso sta pervadendo la città di un’eccitazione che mancava da chissà quanto: la promozione in Serie A la si dà ormai per scontata: “Ma non c’è scritto da nessuna parte che con i giocatori che abbiamo andiamo in Serie A – avverte Lopez. La squadra deve lottare per questo obiettivo su ogni campo, partita dopo partita, giocando sempre come squadra: non mi piace quando una formazione dipende da un solo giocatore”. Il tecnico aggiunge poi come la squadra sia molto migliorata sotto questo aspetto da inizio stagione, quando non le venivano lesinate critiche: “Le critiche fanno sempre bene, io ascolto e poi decido di testa mia. La squadra – ricorda – ha attraversato un momento difficile e nessuno vuole tornarci: dobbiamo restare concentrati, essere animali e vivere con equilibrio, festeggiando poco quando si vince e non vedendo tutto buio quando si perde”. Sin qui il gruppo è riuscito a mantenerlo, un certo equilibrio, che gli ha permesso di cavarsela in situazioni più o meno complicate. Gruppo che nelle ultime settimane ha accolto diverse facce nuove: “La prima cosa che ho detto ai nuovi arrivati è che arrivavano in un gruppo forte. Loro hanno voglia, si sono inseriti bene”. Gli ultimi, presentati in settimana, sono Mbaye e Mancosu, due giocatori dai curriculum diversi: “Mancosu ha tanta esperienza in Serie B, l’altro ha giocato poco ma ha già fatto la Serie A: sono entrambi pronti per giocare”. Poi, entrando più nello specifico, spiega: “Mancosu non lo scopro io, c’ha messo molto per arrivare ma oggi è un giocatore pronto: conosce il suo potenziale, vede la porta, e per me può giocare assieme a Cacia. Mbaye – prosegue – lo vedo come un terzino ambidestro, perché sa giocare bene anche a sinistra”. Soprattutto in attacco, ora, c’è abbondanza di giocatori, ma se qualcuno pensa che questo porterà a delle variazioni tattiche si sbaglia: “Si cambia solo quando si gioca male. A Cagliari giocavo con due attaccanti ma ne avevo sei tra cui scegliere, e qualsiasi allenatore vorrebbe avere questa possibilità di scelta”. Qualcuno degli attaccanti attuali, però, da qui a lunedì potrebbe partire. Si parla di Acquafresca, ad esempio, ma quello che è certo è che nell'aggiornare la lista si dovranno fare delle scelte difficili: “A tutti gli allenatori dispiace quando un giocatore rimane fuori, e poi qui si parla di persone prima che di giocatori. Ora però questo problema non è nella mia testa, prima c’è il Pescara”. E a proposito degli avversari di domani, Lopez parla così: “Col cambio di modulo si stanno ritrovando, giocano bene a calcio. Vengono da due vittorie di fila in trasferta, sarà bella da giocare”.