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La carica dei tremila: “Fino alla fine Forza Bologna!”

Un ambiente da Serie A, su questo non c’è dubbio. I tifosi, radunatisi in oltre duemila nell’allenamento di oggi allo stadio Dall’Ara, hanno già vinto la loro personalissima finale. Cori, applausi e striscioni da...

Manuel Minguzzi

Un ambiente da Serie A, su questo non c’è dubbio. I tifosi, radunatisi in oltre duemila nell’allenamento di oggi allo stadio Dall’Ara, hanno già vinto la loro personalissima finale. Cori, applausi e striscioni da pelle d’oca, un’accoglienza che ha smosso l’animo fiero dei giocatori rossoblù alla loro discesa in campo, quando si sono ritrovati di fronte a un muro rossoblù cantante come raramente si vede in giro per l’italia. Qualche minuto vicino alla linea laterale per la truppa, quasi inerme nell’ammirare lo spettacolo che gli si è palesato davanti agli occhi. Qualche cenno per salutare l’adunata sugli spalti ma tanta tanta ammirazione nei confronti dell’ennesima dimostrazione d’affetto da parte del tifo rossoblù. Il clima è di quelli belli, che ti fanno innamorare ancora di più del Bologna e della passione che i supporters ci mettono per spingere questa squadra verso una Serie A ora solo distante novanta minuti. Al grido di “Tutta Bologna!” e “Tutti in piedi!” i gruppi della Curva hanno incitato e cantato per l’intera durata della sessione di allenamento. Ad inizio seduta, inoltre, è partito un coro tutto indirizzato verso mister Delio Rossi che ha ricambiato con un cenno della mano. Clima da finale vera, da partita da dentro o fuori anche se, in realtà, trattasi solo di allenamento. Sembrava però di essere, per un attimo, già giunti a martedì e alla tanto attesa finale di ritorno. A bordo campo si sono presentati in successione Marco Di Vaio (grande apprezzamento per lui), l’amministratore delegato Claudio Fenucci e il direttore sportivo Pantaleo Corvino. Dopo circa trequarti d’ora, invece, il tanto atteso arrivo del presidente Joe Tacopina, subito accolto dall’ormai noto coro “Tacopina portaci in Europa”. Il tutto accompagnato dai classici fumogeni rossoblù ottimamente valorizzati da una leggera brezza in direzione sud. Nella parte alta della tribuna, lo striscione principe della giornata di oggi: “Per i colori di questa città, avanti Bologna…che sia Serie A”. Sui seggiolini presenti tifosi di ogni tipo, dai tatuati da Curva, alle famiglie per concludere con i pionieri del tifo, quelli che c’erano anche a Roma nel 1964. Seduto davanti al sottoscritto un signore ha sentenziato: “A Roma, i ruman i feven al tifo par nuetèr”. Piacevolmente sorpreso anche dalla presenza di tanti giovanissimi, soprattutto di sesso femminile. Adolescenti in visibilio per i propri beniamini fino ad aspettarli all’uscita dagli spogliatoi ad allenamento finito per strappare una foto ed un autografo. I giocatori rossoblù, con tanta gentilezza, non si sono tirati indietro anche lasciandosi andare a qualche indizio importante. Maietta ha detto che ci sarà e Casarini, che oggi ha svolto solo corsetta, non mancherà all’appuntamento con la storia e ha tranquillizzato tutti sulla sua condizione fisica. Clima di grande festa e serenità dunque, un rapporto se vogliamo ritrovato tra squadra e pubblico dopo un inverno abbastanza difficile.