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Juventus-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

 

 

Il 12 maggio 2007, per la prima volta nella storia, Juventus e Bologna si affrontarono in serie B alla trentottesima giornata: era la stagione post "Calciopoli" e la società bianconera era stata declassata d'ufficio a causa dello scandalo; il pubblico bolognese era stato beffato all'andata, quando le "zebre" avevano vinto al "Dall'Ara" per 1-0 con il gol "fantasma" di Zalayeta, incredibilmente convalidato dall'arbitro Messina nonostante la palla non fosse affatto entrata.

Al ritorno, gli scettici presenti nella curva ospiti dello stadio "Olimpico" di Torino furono beffati da un arbitraggio a dir poco discusso: passati in vantaggio al 26' con un bellissimo gol del bomber Claudio Bellucci, che bruciò sullo scatto al difesa avversaria per poi concludere a rete con un diagonale secco e preciso, i rossoblù furono raggiunti dieci minuti dopo da Alex Del Piero, che mise il pallone nel sacco su lancio di Cristiano Zanetti. La gara, è doveroso precisarlo, è anche tra i due cannonieri più prolifici della categoria cadetta e cioè i due goleador della partita fin qui disputata.

A pochi minuti dal termine il direttore di gara, Nicola Ayroldi di Molfetta concesse un rigore ai padroni di casa per un intervento di Vlado Smit su Marco Marchionni che, a dire il vero, lasciò tutti parecchio perplessi, a cominciare dagli stessi commentatori della RAI, che lo giudicarono: "A dir poco molto generoso". Difatti fu il giocatore juventino a saltare, lasciando il suo marcatore a terra e l'allenatore dei felsinei, l'indimenticato Luca Cecconi, rimase letteralmente sbalordito dalla decisione arbitrale.

Inevitabilmente, si scatenarono le proteste di giocatori del Bologna e Ayroldi peggiorò le cose, ammonendo prima Smit ed espellendo poi Claudio Terzi e Massimo Marazzina, che uscì con lo sguardo inferocito. Del Piero, intanto trasformò il calcio di rigore, battendolo addirittura due volte; in segno di civile protesta, la stragrande maggioranza dei tifosi bolognese uscì dallo spicchio.

Al 92', poi, arrivò il terzo gol di David Trezeguet su assist di Sebastian Giovinco a chiudere definitivamente la pratica: non dimentichiamo che, nonostante l'inferiorità numerica, il Bologna era quasi riuscito a pareggiare e solo l'esperienza e la bravura di Buffon avevano sventato il pericolo.

Come giusto epitaffio per l'incontro, voglio citare il commento della RAI:

"Non era certo questo il modo che ci aspettavamo con il quale la Juventus potesse superare questo incontro".

Per concludere, i bianconeri arrivarono primi sbancando ogni concorrenza possibile e furono seguiti da Napoli e Genoa, non furono disputati i play-off poichè la distanza tra i rossoblù liguri ed il Piacenza quarto era di 10 punti, quindi da regolamento vi fu la promozione diretta. Il Bologna finì settimo, penalizzato fortemente dall'arbitraggio anche nell'incontro successivo con il Brescia (0-1 casalingo), ma a partire dalla stagione successiva, con un nuovo allenatore, Daniele Arrigoni, i rossoblù costruirono una delle promozioni più belle della storia del club.

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