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Donadoni: “Squadra col giusto spirito, a Destro ho detto che…”

Soddisfatto Donadoni in conferenza stampa. Il nuovo mister ha ancora una volta ringraziato Delio Rossi mentre ha svelato come ha cercato di rivitalizzare Mattia Destro.

Manuel Minguzzi

Debutto vincente e convincente, nonostante il primo tempo di difficoltà, per Roberto Donadoni sulla panchina del Bologna. Tre punti fondamentali che ridanno slancio ai rossoblù in vista della trasferta di sabato a Verona. Donadoni dunque soddisfatto in conferenza stampa.

Mister, cosa è cambiato?

"In pochi giorni ho cercato di fare il possibile, devo dare atto a Delio Rossi per quello che ha fatto in questi mesi. Sto ereditando il suo lavoro".

I cambi tattici nella ripresa hanno dato una scossa?

"Tutti noi quando lo facciamo cerchiamo dei miglioramenti, quando l'approccio dei giocatori è importante diventa tutto più semplice. Guardando i ragazzi negli occhi prima della partita, soprattutto quelli che non hanno giocato, ho visto lo spirito giusto".

Qualcosa si è visto però? Brienza arretrato, Rossettini a destra, Rizzo al posto di Mounier...

"Saremmo tutti uguali sennò. Per stravolgere completamente il modulo c'è ancora tempo. La squadra deve lavorare su se stessa, non amo guardare gli avversari e adattarmi, da calciatore è bello quando determini qualcosa senza essere succube degli avversari".

La posizione di Brienza?

"Non volevo dare un segnale negativo alla squadra inserendo un giocatore predisposto alla difesa. Brienza ha la qualità per gestire i palloni e dare tranquillità alla squadra".

Destro è parso più vivo, cosa le ha chiesto?

"Non gli ho chiesto niente di che, gli ho detto 'preferisco tu faccia due corse in meno ma quando vai vacci convinto'. Lui può fare la differenza non solo in fase conclusiva ma anche nella manovra. Lui si è dato da fare e ha anche avuto la palla buona trasformandola".

Anche Maietta ha fatto la differenza dietro.

"Mimmo è entrato benissimo, ma mi sono piaciuti tutti. Sono giocatori del Bologna e ne ho bisogno".

Come ha visto Ferrari? Pensa sia più centrale che terzino?

"A me piace che un giocatore sia duttile e che non sia specialista di un ruolo. Se aumenta la concorrenza rischi di non giocare, invece così puoi ritagliarti spazio"

A livello personale il ritorno in panchina come è stato?

"Sto vivendo tutto in maniera accelerata, bisogna essere calmi e darsi delle priorità. Come inizio mi è piaciuto molto, c'è grande collaborazione da parte di tutti. Sono contento".

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