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Under 21, Di Biagio si dimette: “Non è un fallimento”

Il ct dell'Italia lascia dopo l'eliminazione prematura agli Europei under 21

Redazione TuttoBolognaWeb

Finisce qui il ciclo targato Gigi Di Biagio, con la cocente delusione degli Europei. Lo 0-0 tra Romania e Francia ci elimina già ai gironi, ed il ct dell'Italia decide di rassegnare le sue dimissioni. "Se l'obiettivo era quello di rilanciare il calcio italiano e di giocarsela con i migliori, allora credo di aver fatto un ottimo lavoro in questi anni. Certamente l'Europeo è la nota dolente, ma non parlerò di fallimento: noi abbiamo sempre portato avanti idee e dignità - esordisce in conferenza stampa il ct, che poi continua - Non sarò più l'allenatore dell'under 21. Avrei preso questa decisione in ogni caso, magari se avessimo vinto avrei tenuto aperto uno spiraglio per l'Olimpiade. Ora sono sul mercato, non importa la categoria".

L'ormai ex ct dell'Italia under 21 si sofferma poi su alcune situazioni particolari. "Questa squadra è stata la più pericolosa nell'arco delle tre partite, tirando di più in porta e subendo poco. Abbiamo sempre giocato bene, ma i responsabili siamo noi e nessun altro. Non parlo di Romania e Francia, dovevamo fare meglio contro la Polonia. Purtroppo commentiamo sempre e solo gli episodi negativi. Peccato, perché se ieri la Romania avesse vinto sareste qui a dirmi che sono il più bravo di tutti - spiega Di Biagio, che infine conclude - La mia più grande vittoria è esser stato ringraziato dai ragazzi, i quali mi hanno detto che senza quest'under 21 non avrebbero giocato da nessun'altra parte. Kean e Zaniolo? Punirli è stato un dispiacere perché sono due figli per me, ma andava dato un segnale".