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Un girone dopo, dalle lacrime al posto fisso. La parabola di Oikonomou

All'Olimpico proprio contro la Lazio il greco toccò il punto più basso. Oggi, quattro mesi dopo, affronta i biancocelesti con fiducia e convinzione

Redazione TuttoBolognaWeb

Un girone fa era in lacrime, logorato dalla mancanza di continuità di impiego che ne aveva incrinato la fiducia.

Come sottolinea il Resto del Carlino, contro la Lazio, all’Olimpico, il greco toccò il punto più basso della sua avventura sotto le Due Torri: spedito in campo a 7 minuti dal termine per provare a blindare un successo sofferto, al sesto minuto di recupero combinò la frittata insieme a Masina, non spazzando una palla vagante in area che portò al tuffo di Wallace e al rigore del pareggio di Immobile. A seguire, arrivò pure la bocciatura di Donadoni, che lo relegò in panchina nel mese e mezzo successivo.

La bocciatura arrivata dopo l’errore dell’Olimpico dello scorso 16 ottobre, pareva la pietra tombale, anche perché nel frattempo il tecnico insisteva nella richiesta di un difensore, mentre la Samp si diceva disponibile allo scambio Oikonomou-Budimir. A rompere gli indugi ci ha pensato la dirigenza rossoblù: virando su Petkovic, accorciando le rotazioni difensive con le cessioni di Ferrari e Morleo e scommettendo un’altra volta forte sul greco.

Ora, quattro mesi e mezzo dopo è il principale leader di una difesa che ha perso pezzi ma ritrovato uno dei suoi principali prospetti:stiamo parlando di  Marios Oikonomou. Complici anche i vari infortuni e squalifiche,  Oikonomou ha giocato in 7 delle ultime 9 uscite. E, tolte la sfida dello Juventus Stadium e la debacle col Napoli, lo ha fatto bene.