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Un Bologna coraggioso esce a testa alta dalla gara con il Napoli

Gara decisa dagli errori individuali, ma si è visto un ottimo Bologna che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. di Jacopo Biondini

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 4-2-3-1 che ha schierato ieri sera Donadoni è un segnale che qualcosa sta cambiando in casa rossoblu, chi pensava che fosse un modulo troppo offensivo contro una squadra come il Napoli è stato smentito da una prestazione coraggiosa e aggressiva da parte di un Bologna che ha dimostrato di potersela giocare alla pari con una delle squadre migliori del campionato. Gli errori individuali hanno poi condannato i rossoblu, ma la prova offerta fa ben sperare per il proseguimento della stagione.

Il modulo a quattro attaccanti e due mediani prima del fischio d'inizio a molti sembrava una follia, un azzardo che avrebbe spianato la strada al Napoli. Invece la squadra ha saputo interpretare al meglio la strategia tattica e sopperire all'inferiorità numerica a centrocampo grazie al costante lavoro difensivo di Verdi e Di Francesco che poi si sono riproposti anche in attacco con ripartenze pericolose. Molto bene anche il pressing di Palacio e Destro che hanno disturbato l'azione dei partenopei sul nascere bloccando la manovra di Sarri che per la prima volta in stagione è sembrata in netta difficoltà. Per la prima volta da più di un anno il Bologna ha affrontato una big a viso aperto ed è riuscita a creare tante occasioni da gol: la traversa di Verdi, il gol annullato di Masina e anche il tiro respinto di Destro nel secondo tempo. Gli azzurri che solitamente creano palle gol a valanga, ieri sera fino al settantesimo hanno tirato in porta meno dei felsinei. Nonostante l'ottima prova però il Bologna è uscito dal Dall'Ara con zero punti e tre gol incassati. La grande prestazione dei rossoblu infatti è durata solo fino al 70esimo quando il taglio di Callejon ha colto di sorpresa Masina che si è lasciato scavalcare e ha permesso all'attaccante spagnolo di infilare Mirante. Da quel momento il Bologna è calato sia sul piano fisico sia su quello mentale prestando il fianco al devastante attacco partenopeo. Una chance per rientrare in gara se l'era conquistata Simone Verdi, il più in palla dei padroni di casa insieme a Palacio, ma Pulgar ha deciso di fare di testa sua 'scippando' la punizione al numero 9 e tirandola in curva. Qualche istante dopo lo stesso cileno perde un pallone sulla propria trequarti e regala a Mertens il 2 a 0 che chiude definitivamente la partita. Una gara terminata 3 a 0, ma decisa da errori individuali che hanno condizionato un'ottima prestazione da parte di tutta la squadra, un risultato bugiardo che nasconde le difficoltà trovate dal Napoli contro un Bologna gagliardo.

Si torna a casa con zero punti, ma con la consapevolezza di potersela giocare alla pari con qualsiasi squadra, anche se alcuni errori individuali vengono commessi troppo spesso e vanno evitati. Se nelle prossime partite sarà messa in campo la stessa concentrazione, la stessa grinta e intensità vista ieri sera nei primi settanta minuti allora il Bologna sicuramente potrà fare molto meglio dello scorso anno. Ma è proprio su quel 'se' che deve lavorare Donadoni: senza gli stimoli da big match i rossoblu sapranno giocare con la stessa convinzione?