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A breve Pantaleo Corvino tornerà a Bologna per discutere la risoluzione contrattuale che sancirà il suo addio al Bologna. Il Ds ha un contratto con il club rossoblù fino al 2018 e di sicuro la trattativa sarà complicata, perché Corvino si è sentito messo all'angolo e in risposta difficilmente farà sconti. Ma per il Bologna c'è un'altra partita importante da giocare, quella del successore.
Se fino a un paio di giorni fa la candidatura di Walter Sabatini sembrava quella più accreditata, ora la situazione è cambiata. Il Ds della Roma, che lascerà il club giallorosso a fine stagione, ha sul piatto due offerte importanti, una dal Chelsea e una dal Milan, club in cerca di grande rilancio e con un respiro internazionale. Dal punto di vista tecnico tra Chelsea e Bologna non c'è paragone, ma qui Sabatini lavorerebbe con meno pressione e assieme al grande amico Fenucci. I contatti con Sabatini sono incessanti, ma al momento non c'è alcuna certezza sul fatto che sarà lui il successore.
Si guarda allora al lotto dei candidati, restano in pista Pradè - con Corvino che potrebbe finire alla Fiorentina - Sensibile e Sogliano. Il primo non convince pienamente, anche se rappresenterebbe un profilo interessante per l'idea di Saputo su un Bologna unito e che lavora di squadra anche all'interno della compagine dirigenziale, il secondo non ha ottenuto risultati importanti mentre il terzo è reduce dalla rivoluzione fallita a Carpi. Sogliano però sembra molto vicino all'Udinese, anche se una chiamata da Bologna potrebbe cambiare le cose. Nelle ultime ore si è parlato anche dell'ipotesi di un clamoroso ritorno di Filippo Fusco ma non è idea del club affidarsi di nuovo al passato. La situazione dunque è fluida, anche perché sembra esclusa pure la soluzione Di Vaio, ovvero una sorta di 'promozione' dopo l'addio di Corvino. Di sicuro, essendo ormai primavera, il Bologna dovrà a stretto giro di posta affidarsi ad un nuovo capace direttore sportivo. Il tempo stringe.
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