Per migliorare ulteriormente la pressione sulla prima costruzione avversaria, il Bologna potrebbe trarre ispirazione dai modelli delle squadre che negli ultimi anni hanno innovato maggiormente, come il Brighton di De Zerbi, il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso o l’Atalanta di Gasperini. Tutte queste squadre puntano molto sulla creazione di situazioni di inferiorità “controllata” per poi recuperare la palla attraverso un pressing mirato. L’obiettivo non è solo interrompere l’azione, ma recuperare il pallone in zone vantaggiose, vicine alla porta avversaria.
Un’altra possibilità per la squadra felsinea è rafforzare il ruolo degli attaccanti nella fase di pressing. Negli schemi moderni, la prima linea è fondamentale per indirizzare la costruzione rivale verso zone prestabilite. Ciò richiede attaccanti non solo tecnicamente validi, ma soprattutto intelligenti dal punto di vista tattico. Sapere quando uscire sul difensore, come schermare il centrocampo avversario, e quando forzare un lancio lungo è un’abilità chiave per mantenere alta la pressione e recuperare il pallone in avanti.
Il Bologna potrebbe anche sfruttare un pressing “a uomo a zone”, una combinazione molto usata nei campionati più evoluti. Questo sistema consiste nel marcare a uomo l’avversario nelle zone prestabilite, ma senza inseguirlo troppo lontano dalla propria posizione. In questo modo si rimane compatti e si riducono gli spazi, aumentando la probabilità di recuperare la palla o di costringere l’avversario a commettere un errore.
Un ulteriore vantaggio dei nuovi sistemi di pressing è la possibilità di trasformare rapidamente la fase difensiva in una fase offensiva. Recuperare la palla in alto permette di evitare una costruzione lenta e di puntare direttamente verso la porta, con avversari disorganizzati. Per una squadra come il Bologna, che spesso crea molte occasioni ma deve migliorare nella concretezza, questa strategia potrebbe portare un aumento significativo dei gol realizzati nell’arco della stagione.
Da non sottovalutare è anche l'aspetto fisico: il pressing moderno richiede grande preparazione atletica e rotazioni più frequenti durante la partita. Il Bologna può lavorare in questo senso, sfruttando un mix di giovani dinamici e giocatori esperti in grado di mantenere un'intensità costante nei momenti chiave del match. Un pressing efficace non è quello portato per novanta minuti, ma quello applicato nei momenti più strategici.
In conclusione, con l’evoluzione continua del calcio europeo, il Bologna ha l’opportunità di consolidare la propria crescita puntando sui sistemi moderni di pressing. Una squadra ben organizzata, capace di riconoscere i momenti giusti per attaccare e muoversi in modo compatto, ottiene enormi vantaggi sugli avversari. I rossoblù riusciranno, grazie a una combinazione di lavoro tattico, preparazione fisica e intelligenza individuale, a fare del pressing una delle armi principali per raggiungere risultati sempre più ambiziosi.
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