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Intervista al Resto del Carlino per il centrocampista algerino del Bologna Saphir Taider. Il mediano ha parlato della stagione rossoblù, iniziata male e svoltata con Donadoni, e del futuro. Con un occhio all'Europa.
"L'impatto non è stato facile - ha ammesso Taider- quando la squadra non gira anche i singoli fanno fatica. All'Inter poi mi ero allenato poco perché non ero più nei loro piani, ci ho messo un po' per trovare la forma". Poi è arrivato Donadoni: "Quando un gruppo cambia così radicalmente significa che l'allenatore ha fatto un grande lavoro. Poi conta anche lo staff, Gotti, il vice, è bravissimo. Io ho avuto Pioli, Mazzarri e Di Francesco ,a uno preparato come Gotti mai".
Gli viene posta una domanda sull'esclusione a Torino, nemmeno tra i convocati: "L'allenatore fa le sue scelte, dopo ne abbiamo parlato assieme. La verità è che da quel momento fisicamente ho trovato la forma". Uno sguardo al futuro, del Bologna e di Donadoni: "Quando un allenatore è bravo diventa normale che si accorgano di lui. Spero per la nostra crescita che Donadoni rimanga, è fondamentale per noi e questo gruppo può solo crescere. Tra due o tre anni mi vedo con questa maglia in Europa, sarebbe bello per i nostri tifosi".
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