Un bel duemiladue, il Bologna gioca a Brescia l'ultima di campionato. Nulla è precluso ai rossoblu: Champions, Uefa o nella peggiore delle ipotesi Intertoto. Guidolin siede sulla panchina emiliana, fresco di litigio con la tifoseria, quando aveva definito Bologna "città di sterco". Sul campo non c'è storia, i lombardi vincono con un secco tre a zero e ci si deve accontentare dell'Intertoto. La stagione dopo, Guidolin rassegna le dimissioni e gli subentra Mazzone, l'allenatore proprio di quel Brescia che infranse i sogni rossoblu.
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Stadio – Amarcord Bologna, quando il Brescia spezzò il sogno Champions
Correva l'anno 2002 il Brescia di Baggio e Toni precludeva l'accesso in Champions al Bologna
Un allenatore che forse tre anni dopo lo avrebbe salvato il Bologna, non fosse stato il campionato di Moggi. Una squadra sgonfia non riesce ad evitare la caduta in Serie B dopo lo spareggio con il Parma. Un disastro collettivo lontano anni e luci dalla Champions League sognata solo tre stagioni prima. Il presidente Gazzoni lascia nauseato il calcio e il Bologna comincia la sua lenta ripresa che terminerà solo un altro triennio dopo, con la promozione firmata Marazzina & Co.
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