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SiPairetto

Manuel Minguzzi

Bologna cornuto e mazziato dalla Roma, sconfitta dura da digerire ma che al tempo stesso conferma le buone impressioni sui rossoblù

Se con la Spal il Bologna aveva gioito all'ultimo secondo, oggi è successo il contrario. Il calcio è questo, dà e toglie, ma alla fine qualche protesta rossoblù può avere un fondamento di verità. Così come le buone sensazioni su questa squadra.

Partiamo dal finale. Se davvero Pairetto ha fischiato un fallo di mano a Santander nel duello aereo con Juan Jesus (dall'unico replay che ho visto al momento della scrittura mi pare inesistente), siamo alle comiche. Così come è una comica la gestione seguente, cioè con l'arbitro che avrebbe variato la motivazione del fischio adducendo una carica del paraguaiano. Non solo, la punizione viene evidentemente battuta più avanti, insomma, un pout-pourri. Poi, sul fatto che il gol sia arrivato qualche secondo dopo il 93' non c'è molto da dire, ci sta che l'arbitro faccia finire l'azione. Resta però che l'avvio della stessa è viziato da un paio di errori, che sommati fanno un patatrac. Agli addendi va aggiunto pure Medel, troppo morbido su Veretout quando invece avrebbe dovuto stenderlo senza se e senza ma sulla trequarti. Palacio ci ha provato ma non ci è riuscito. Poi, una volta che la palla è giunta a Pellegrini, il più era fatto, Dzeko si è smarcato nello smarrimento generale tra Skorupski, Denswil e Medel, insaccando il più facile dei gol. Che faccia male, malissimo, è banale, ma tuttavia sono giuste le rimostranze rossoblù, compresa quella di Bigon che ha di fatto accompagnato Pairetto fino agli spogliatoi per chiedere spiegazioni.