D’altro canto, la chiamata dell’Argentina lo legherebbe alla tradizione calcistica sudamericana, aumentando il suo valore in un contesto già ricco di talenti esportati nei migliori campionati europei. La sua decisione sarà quindi determinante non solo a livello sportivo, ma anche per le strategie di mercato.
Il commissario tecnico azzurro ha individuato in Castro una risorsa potenzialmente preziosa per il futuro della Nazionale. Un attaccante d’area capace di muoversi anche fuori dai sedici metri, abile nel gioco associativo e già decisivo con il Bologna. La sua rete in Coppa Italia ha portato la squadra in semifinale, confermando il valore di un talento in ascesa. Ma la strada per la maglia azzurra resta in salita, perché Castro ha già espresso più volte il suo sogno: giocare per l’Albiceleste.
Le regole FIFA e il margine per la Nazionale italiana
—La FIFA ha modificato negli ultimi anni il regolamento per consentire ai calciatori con doppio passaporto di cambiare Nazionale, a patto che soddisfino determinati criteri. Un giocatore può optare per una nuova rappresentativa solo se era già in possesso del passaporto al momento della sua ultima presenza con la Nazionale precedente. Inoltre, non deve aver disputato più di tre gare ufficiali con la prima squadra e l’ultima di queste deve essere avvenuta prima dei 21 anni. Infine, devono trascorrere almeno tre anni dall’ultima convocazione.
Nel caso di Castro, la situazione è complessa. Ha vestito le maglie delle selezioni giovanili argentine Under 16, 20 e 23, senza mai esordire con la prima squadra. Tuttavia, la pre-convocazione da parte del ct Lionel Scaloni potrebbe rappresentare un segnale chiaro: l’Argentina vuole blindarlo e impedirgli di scegliere l’Italia. Un film già visto con altri talenti sudamericani naturalizzati italiani.
Il precedente Retegui e le possibilità dell’Italia
—Il caso di Mateo Retegui offre un precedente interessante. Due anni fa, l’ex ct Roberto Mancini individuò nel centravanti italo-argentino una risorsa preziosa per l’attacco della Nazionale. Retegui, ignorato dall’Argentina, accettò la chiamata azzurra e debuttò immediatamente con la maglia italiana, diventando un riferimento per il reparto offensivo.
Santiago Castro, invece, è già nel radar dell’Albiceleste. Se Scaloni deciderà di schierarlo nelle prossime partite, l’ipotesi Italia potrebbe sfumare definitivamente. Spalletti, tuttavia, ha dimostrato di essere un tecnico capace di convincere i giocatori e valorizzarli in un sistema di gioco efficace. Il tentativo di portarlo in azzurro potrebbe non essere immediatamente fruttuoso, ma il nome di Castro resterà sotto osservazione.
Un talento destinato a brillare
—Al di là della scelta nazionale, Santiago Castro è uno dei prospetti più interessanti del calcio sudamericano approdato in Europa. Il Bologna si gode un giocatore in continua crescita, con numeri già importanti in Serie A. La sua capacità di finalizzare e partecipare alla manovra lo rendono un attaccante moderno, pronto per il salto in una grande squadra nei prossimi anni.
La decisione tra Argentina e Italia sarà un punto di svolta nella sua carriera internazionale. Per ora, Spalletti prova a inserirsi, ma il tempo gioca a favore dell’Albiceleste. Se Scaloni deciderà di farlo esordire, il capitolo Italia potrebbe chiudersi prima ancora di iniziare.
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