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Sacro equilibrio mottiano: è ancora presto per Karlsson e Orso assieme

Sacro equilibrio mottiano: è ancora presto per Karlsson e Orso assieme - immagine 1
C'è ancora del lavoro da fare: Orso e Karlsson per ora non giocheranno assieme
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

'Possono giocare assieme ma devono ancora migliorare alcune cose'. Così ha risposto Thiago Motta alla possibilità di schierare contemporaneamente sia Riccardo Orsolini che Jesper Karlsson. Per ora non lo ha fatto, solo una manciata di minuti, venti, nelle prime quattro partite, segno che evidentemente Motta percepisce il rischio di sbilanciare la squadra troppo in avanti con due esterni più dediti alla fase offensiva che a quella difensiva.

Anche contro il Napoli dovrebbe toccare ad uno dei due, con il nuovo equilibratore Ndoye dalla parte opposta: chi sceglierà Thiago? Karlsson è stato titolare nelle ultime due, Orso con la Juventus e non è subentrato al meglio a Verona, ma si sa che con il mister conta quello che è stato fatto in settimana ed è lì che si sta scatenando la concorrenza interna. Sempre nel solco di una squadra ben bilanciata. Il mantra di Motta è chiaro: l'equilibrio prima di tutto. Il Bologna ha una filosofia di gioco riconoscibile e propositiva, ma calibrando bene le due fasi per valorizzare i punti di forza e nascondere i punti deboli, evitando che sulle fasce ci siano spaccature tra i reparti e un pericoloso sbilanciamento della squadra. Probabilmente risiede qui il motivo per il quale Karlsson e Orsolini, i due giocatori dotati del miglior tiro in porta, ancora non giocano assieme come esterni a supporto di Zirkzee. E in effetti Ndoye sembra garantire quella quantità di dose tattica utile a fornire l'equilibrio richiesto, anche se davanti c'è una certa difficoltà a segnare, gli è successo con il Milan, in parte con il Cagliari e soprattutto a Verona dopo il tacco di Zirkzee. Ce l'avrebbe fatta contro la Juve ma un fallo di Iling non sanzionato gliel'ha proibito. Resta però l'uomo cuscinetto della squadra di Motta, colui che può fornire una importante doppia fase di gioco, rincorrendo gli avversari dietro e puntandoli dalla parte opposta, a cui evidentemente il tecnico non vuole rinunciare. E Orso e Karlsson? Prima o poi verranno schierati assieme ma solo quando il loro istinto anarchico avrà fatto spazio ad un più sano pragmatismo tattico. Il tutto per mantenere equilibrato il Bologna.


 

 

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