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'Stranino. Ma da buon bolognese quale ormai ora è diventato anche Joey Saputo si lamenta spesso con gli amici che Bologna non è più quella di una volta' scrive Emilio Marese su Repubblica, in un ritratto del Joey felsineo che ormai in pianta stabile vive la città.
Saputo da più di un anno ha deciso di stabilizzarsi a Bologna, che ormai vive per lunghi periodi durante l'anno e subito ha notato una cosa: la città sta diventando sempre più sporca e disordinata. Insomma, è bolognese a tutti gli effetti. Ma è anche, e soprattutto, il presidente della squadra della città che oggi è qualificata alla Champions League ed è consapevole di una cosa: "Il difficile arriva adesso, per cercare di rispettare le aspettative dei bolognesi", le parole pronunciate nel documentario sulla Champions di Emilio Marrese. Già il mercato estivo ha spaccato la platea, ma lui percepisce la critica fino a un certo punto perché per strada in tanti lo sostengono, lo salutano, lo ringraziano e gli chiedono un autografo. Ma com'è la vita di Joey a Bologna? Eccola. Sveglia all'alba sulle 6, poi ogni tanto qualche corretta ai Giardini Margherita prima di arrivare molto presto in sede. Allenamenti in palestra per un paio di ore e poi lavoro fino a pranzo, prima che l'America si svegli per dedicare, nel pomeriggio, il suo tempo alle attività di famiglia. Una vita tutta casa e chiesa, in una laterale di via Oberdan. I ristoranti? 'Io e Loretta' a Calderoni, oppure L'Enoteca Italiana in via Marsala. Nel weekend messa in San Pietro o San Petronio e tutto il calcio possibile dal vivo.
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