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Arrivato nell'estate 2019, le aspettative del Bologna su Gary Medel erano alte. Consigliato a Mihajlovic dall'amico Mancini, il cileno sembrava un colpo di esperienza per la mediana rossoblù, in grado di garantire quel salto di qualità che mancava.
Ma se l'anno scorso è stato dignitoso, giocando 23 gare, quest'anno è stato un vero e proprio flop: 10 partite per un totale di 452 minuti. Considerando poi l'ingaggio netto di 1.7 e lordo attorno ai 2.7, è come se fosse costato 270 mila euro a gara. Poco meno di seimila euro a partita, di cui solo due intere (Torino e Atalanta). Le premesse a inizio stagione erano ben altre: dopo la partenza di Bani, Medel era stato arretrato nel pacchetto dei difensori centrali, ruolo ricoperto in nazionale e svolto egregiamente anche nell'ultima gara dello scorso campionato contro il Torino, il 2 agosto. Gli infortuni però lo hanno frenato subito, con il Pitbull che ha passato più tempo all'Isokinetic che in campo. Per lui una partenza a fine stagione sembra quasi scontata. A giugno potrebbe ripresentarsi l'opportunità Boca dell'amico Riquelme.
Fonte-Repubblica
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