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Il Bologna spigliato e aggressivo targato Mihajlovic ha sempre avuto due difetti sostanziali: era strutturalmente un po' fragile dietro e un po' leggero in avanti.
Contrariamente a Donadoni prima, che proponeva un calcio basato sugli equilibri, e Inzaghi poi, che invece puntava sul non prendere gol, lo sviluppo di gioco con Sinisa non è mai mancato. Il serbo ha cambiato dunque modo di giocare alla squadra dal suo arrivo e necessita dietro di un difensore centrale veloce in grado di giocare a campo aperto e capace di accettare l'uno contro uno, mentre davanti di una punta di peso e/o di prospettiva. Un bomber che avesse fiuto, occupasse l'area e che facesse volume. Eppure il mercato non ha esaudito nessuna delle due richieste del tecnico, ed è innegabile come le lacune del Bologna di ieri siano le stesse di quello di oggi. La mossa tardiva ma che sabato sera ha dato i suoi frutti è stata quella di mettere Santander, ovvero un attaccante seppur pieno di limiti ma d'area di rigore.
Fonte-Repubblica
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