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Quintuplicati i costi del Cda del Bologna

Interessante analisi questa mattina su Repubblica a firma di Simone Monari sui costi di gestione del Bfc. Sul monte ingaggi si è già detto, ma ora si apre un altro fronte molto costoso: quello del consiglio d’amministrazione. A...

Redazione TuttoBolognaWeb

Interessante analisi questa mattina su Repubblica a firma di Simone Monari sui costi di gestione del Bfc. Sul monte ingaggi si è già detto, ma ora si apre un altro fronte molto costoso: quello del consiglio d'amministrazione. A bilancio il Cda, nelle annate 2011 e 2012, veniva a costare 120mila euro, denari che, come giustamente nota Monari, venivano girati alla controllante Bologna 2010 per coprirne le spese. Il problema però è che quella cifra, nell'ultimo bilancio approvato, è salita vertiginosamente a circa 550mila euro. Dentro questa cifra ovviamente c'è lo stipendio del presidente Guaraldi (500mila euro lordi) mentre il resto finisce ai consiglieri con la formula del gettone. Non solo, come sappiamo anche lo stipendio del dg Zanzi è raddoppiato, passando 120mila euro netti a 240mila, cioè circa il doppio lordi. Guaraldi, a chi chiese conto di questo improvviso raddoppiare, rispose con "Non me la sono sentita di rimangiarmi la parola e Zanzi è uno dei dirigenti che prende di meno in Italia". Tra l'altro Zanzi è in scadenza di contratto e se non rinnoverà bisognerà trovare un sostituto. Su questo punto c'è da notare come l'ex Udinese Larini abbia firmato con il Novara, e avrebbe potuto fare comodo. Ecco quindi come si spiegano gli elevati costi di gestione: oltre al monte ingaggi, e ai costi dello staff tecnico (circa 6 milioni) ci sono quelli del Cda. Quintuplicati…