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Quali combinazioni potrebbero portare il Bologna in Europa?

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Il destino dei felsinei in ottica Conference è legato non solo all’esito delle gare di campionato che restano, ma anche e soprattutto alle sorti di Inter e Juventus

Redazione TuttoBolognaWeb

Gli incastri possibili per provare a raggiungere la Conference League sono molteplici: risultati a favore, fortuna e giustizia sportiva sono gli attori che decideranno il futuro in Europa dei rossoblù.

Primo scenario possibile: i nerazzurri di Inzaghi alzano la Coppa Italia ma si qualificano in Champions, liberando in questo modo il settimo posto per la Conference, destinato attualmente alla Juventus. Ma i bianconeri, già penalizzati di 15 punti, potrebbero a loro volta subire ulteriori sanzioni da parte della giustizia sportiva e lasciare il posto in Europa ad una delle squadre che la seguono in classifica, e quindi al Bologna, obbligato a superare Udinese, Fiorentina o Torino anche in ottica classifica avulsa. Secondo scenario possibile: i viola vincono la Coppa Italia con la Juve penalizzata: ancora una volta toccherebbe ai rossoblù ottenere un prezioso ottavo posto. Si spalancherebbero così le porte all’ultima competizione nell’Europa che conta, dopo una stagione orfana di Arnautovic che fortunatamente ha visto protagonisti i vari Orsolini, Dominguez,  Ferguson e Zirkzee.

Viene da chiedersi se è opportuno puntare su un piazzamento dei rossoblù in coppa. Gli incastri sono complessi e gli esiti imprevedibili. Scenari simili e fortemente aleatori, governati da tanta, troppa incertezza porterebbero a propendere per l’uno dei bonus benvenuto senza deposito per contenere eventuali esborsi economici. Nella migliore delle ipotesi, il Bologna potrebbe vincere la concorrenza e le circostanze favorevoli, ottenere un piazzamento quasi insperato e giocarsela in Europa come sta attualmente facendo una buona Fiorentina, che intravede la strada per l’Eden Arena di Praga. Insomma, a Bologna si spera nel cambio di passo e nel cambiamento.

Artefice del cambiamento, dopo stagioni recenti ancor più approssimative di quella attuale, potrebbe essere, molto probabilmente, Thiago Motta, bravo a tal punto da portare il club oltre la soglia psicologica dei 50 punti stagionali. Un percorso da allenatore, il suo, iniziato da poco, che però sembra promettere bene. Come ogni volta sarà il tempo a decretarne il verdetto. Il destino del Bologna 2022-23, in campionato e in Conference, è legato insomma al gioco di Thiago, che si è presentato da subito in rossoblù con le idee di sempre, modellate in funzione del calcio che cambia e in base alle esperienze precedenti a Parigi, Genoa e La Spezia. Impostazione dal basso, calcio offensivo, sfera che corre, movimenti senza palla e pressing alto. Il Bologna che punta all’Europa si è preso il lusso di dominare la sua ex squadra, quella con cui ha vinto tutto, grazie al match winner Orsolini.

 

In una stagione in cui Arnautovic non è riuscito ad incidere, Thiago si è preso il Bologna e Bologna. Eletto coach of the month a febbraio 2023, è stato il primo allenatore a vincere il premio con due formazioni diverse, l’anno scorso a gennaio con lo Spezia e ora alla guida dei rossoblù. La prospettiva Conference rimbalza sempre più spesso anche nelle interviste pre-match e post-gara. Incalzato dalla stampa sull’attuale posizione in classifica, il tecnico ha provato, come capita in questi frangenti, a non sbottonarsi troppo. Alla domanda: “Siamo al settimo posto: Europa è una parola che lei usa con i suoi giocatori?”, l’ex Inter ha provato a smentire, smorzare gli animi, non creare false illusioni. “Il nostro vero obbligo è impegnarsi al massimo tutti i giorni. L’entusiasmo fa bene, fa benissimo, fa lavorare meglio. Ma quando questa energia è ben riposta per affrontare il prossimo allenamento e la prossima partita al massimo. Europa? Mai detto questa parola”.

 

Mai detta, eppure percepita. Il finale di stagione si rivela complesso ma intrigante. Il Bologna deve solo continuare con il suo passo. Al resto penserà la fortuna e la giustizia sportiva. Non c’è altro. Occorre vincere tanto e sperare al meglio.