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Pio Esposito, l’Inter si gode un ventenne totale tra campionato e coppe

Pio Esposito, l’Inter si gode un ventenne totale tra campionato e coppe - immagine 1
A 20 anni, Esposito ha già segnato in tutte le competizioni dell’Inter 2025-26 e contro il Venezia ha trovato il primo gol a San Siro nel 5-1. In Nazionale è a 3 reti in 5 presenze e si è appena preso l’Italian Golden Boy 2025
Redazione TuttoBolognaWeb

Non serviva chiedersi se, ma solo quando: Pio Esposito si è preso San Siro e, poco alla volta, si sta prendendo l’Inter. L’ex capitano Andrea Ranocchia, nei mesi scorsi, lo aveva definito “strabiliante” e pronto a reggere l’urto; oggi l’etichetta di bomber totale rimbalza anche sulle pagine della rosea. Il destro secco al Venezia ha chiuso il cerchio di una crescita che si vede tra quote Serie A e notti europee: gioco verticale, attacco della profondità, personalità. Il 5-1 di Coppa Italia racconta che, quando entra in ritmo, cambia l’inerzia: Thuram fa doppietta, Diouf sblocca e convince, Bonny completa il tabellino, lui segna e sorride coi compagni.

Il primo urlo a San Siro e il poker di competizioni in una sola stagione

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Contro il Venezia è arrivata la prima gioia casalinga: un destro radente da fuori che fotografa istinto e pulizia tecnica. Con quella rete, Esposito è diventato l’unico interista ad aver già timbrato in ogni torneo della stagione. Un dato che pesa, perché dimostra adattabilità a contesti e ritmi differenti, non solo talento.


Dal Mondiale per Club negli USA alla Champions in Belgio il filo delle sue reti

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Il viaggio è iniziato a Seattle, al Mondiale per Club: gol al River Plate nella partita che ha spinto l’Inter agli ottavi. È proseguito con la prima firma in Champions a Bruxelles contro l’Union SG, con dedica a Bonny, e con la prima volta in A a Cagliari. Ogni step ha alzato l’asticella: non solo gol, ma letture, tempi di smarcamento e freddezza.

Crescita mentale e tecnica sotto la gestione Chivu con un contesto che lo valorizza

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Chivu ha protetto il gruppo e ha dato minuti pesati ai giovani, scegliendo partite e momenti. Nel post Inter-Venezia il tecnico ha sottolineato atteggiamento e qualità diffuse, segno di una gerarchia chiara ma elastica. La sua nomina estiva ha inaugurato un ciclo in cui le idee sono semplici e ripetute: aggressività, ampiezza, attacchi in profondità. È l’habitat ideale per un centravanti come Pio.

L’effetto domino di Diouf sugli equilibri e perché aiuta gli attaccanti

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Dentro questo quadro spicca Andy Diouf. Acquistato per 25 milioni, sta crescendo da quinto di destra nel 3-5-2, ha segnato e pare aver superato Luis Henrique nelle preferenze sugli esterni. Quando attacca il corridoio, apre linee di passaggio e costringe la difesa a collassare: per una punta che ama il primo controllo orientato, è oro. L’evoluzione dell’esterno incide direttamente sulla quantità e sulla qualità dei palloni per Esposito.

  • Mondiale per Club: gol al River a Seattle, serata-manifesto del suo ingresso in prima squadra.
  • Serie A: prima rete a Cagliari, con ingresso nel club dei più giovani italiani a segno con l’Inter negli anni Duemila.
  • Champions League: gol a Bruxelles all’Union SG, con dedica pubblica a Bonny.
  • Coppa Italia: prima volta a San Siro nel 5-1 al Venezia.

  • In più, 3 gol in 5 uscite con l’Italia dopo la rete alla Norvegia e il premio “Italian Golden Boy 2025”, che certifica percezione e prospettiva.

    La prospettiva immediata dell’Inter e il passo successivo per Pio

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    Il titolo di “totale” non è un’etichetta da copertina: oggi trova basi nei fatti. Ranocchia lo aveva intravisto, la Gazzetta l’ha rilanciato, il campo lo sta confermando con continuità. La vera sfida, adesso, è la gestione: minutaggio mirato, competizione sana con Lautaro e Thuram, capacità di restare dentro la partita anche quando non segna. Se l’Inter continuerà a costruire vantaggi sugli esterni e a servirlo in corsa, Pio ha già dimostrato di sapere dove colpire. Il resto lo faranno tempo, dettagli e un po’ di sana normalità.