Ai microfoni di Pomeriggio in rossoblù, su Radio Nettuno Bologna Uno, Luca Pincherle ha ricordato Sinisa Mihajlovic, a cinque giorni dalla sua scomparsa.
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Pincherle: “Era difficile rimanere indifferenti davanti a Sinisa”
"Ricordo le risate. Aveva un meccanismo di autodifesa per capire chi avesse davanti, probabilmente per le sue esperienze in gioventù. Apprezzava coloro che riuscivano a mettersi nei suoi panni. Alle conferenze dovevi essere consapevole che quel giorno poteva correggerti o sbeffeggiarti. Questo ti dava adrenalina". Aggiunge poi: "Era difficile rimanere indifferenti davanti ai comportamenti di Sinisa, sia in campo che fuori. Era definito un combattente e un guerriero per quello che era il suo spirito, non per pietà. Inoltre ha tenuto sempre ad ispirare gli altri; come quando parlò in conferenza dell'importanza di fare sport, per tutti".
Sul momento che sta passando la squadra dice: "Penso a De Silvestri, Arnautovic e Soriano che hanno portato la bara di Mihajlovic. Credo che vogliano dimostrare in campo ciò che era Sinisa e ciò che gli ha insegnato a livello professionale. Vorranno prendersi la squadra sulle spalle come faceva lui in ogni occasione. Nonostante questo momento difficile, Thiago Motta e i ragazzi dovranno mantenere il ritmo alto per il rientro in campionato del 4 gennaio contro la Roma".
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