Tornando al contributo di Orsolini, le sue conclusioni da fuori area sono tornate ad essere una delle armi più efficaci del Bologna: con un bottino di due gol realizzati dalla lunga distanza, si trova al livello di specialisti come Hakan Calhanoglu e Nico Paz, il che conferma la qualità del suo tiro e la sua capacità di leggere le situazioni offensive con estrema lucidità.
L’importanza di Orsolini all’interno del progetto tecnico del Bologna, dunque, è evidente. Nelle ultime tre stagioni è stato il miglior marcatore italiano in Serie A, un dato che rafforza ancor di più l'idea di avere di fronte un giocatore finalmente determinante. La squadra si affida molto ai suoi strappi sulla fascia destra, alle sue giocate in area e alla capacità di creare superiorità numerica. Nonostante la crescita complessiva del gruppo, il contributo di Orsolini rimane il fattore più evidente della manovra offensiva. Rifinitore e ora anche bomber: sembra che Orsolini sia davvero esploso.
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Il confronto con le stagioni passate sottolinea la portata del suo enorme miglioramento. Al settimo turno della scorsa Serie A, Orsolini aveva segnato un solo gol. Oggi, con cinque reti all’attivo, ha moltiplicato la sua incidenza in termini realizzativi, diventando il punto di riferimento dell’attacco. L’ultimo giocatore del Bologna a raggiungere la vetta dei marcatori fu Marko Arnautovic, ma il rendimento attuale di Orsolini fa pensare che possa spingersi ancor più in alto. Nel club felsineo abbiamo un solo precedente di questo livello, che risale al 2008-09, ovvero quando Marco Di Vaio arrivò ad un bottino di 24 gol stagionali.
Orsolini è legato al Bologna fino al 2027, ma la dirigenza ha già avviato i colloqui per un prolungamento fino al 2029-30. L’offerta prevede un ingaggio di circa 2,5 milioni di euro netti a stagione: un premio che rispecchia il percorso del giocatore.
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