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Orso-Ndoye: storia di un ballottaggio continuo

Orso-Ndoye: storia di un ballottaggio continuo - immagine 1
L'analisi del continuo ballottaggio tra i due esterni d'attacco, tanto funzionali quanto diversi.
Redazione TuttoBolognaWeb

DI MATTEO MEREU

Uno mancino che spesso si accentra e calcia in porta, l'altro destro che corre tanto e dà equilibrio alla squadra: Orsolini e Ndoye sono due giocatori tanto diversi quanto utili, e forse è per questo che non vi è una gerarchia definita tra loro due.

29 presenze a testa, 1.653 minuti per l'italiano e 1.561 per lo svizzero: numeri molto simili che dimostrano quanto Thiago Motta abbia puntato tanto su entrambi ma senza prediligere nessuno. Riccardo è un giocatore alla Robben: ama accentrarsi e scatenare la furia col suo sinistro, che gli ha portato già ad essere a quota 10 gol, oltre che essere un ottimo battitore di calci piazzati. Ndoye, invece, in campionato è ancora a secco di gol, ma quello che caratterizza l'esterno svizzero è l'enorme corsa e l'equilibrio che riesce a dare alla squadra. Forse è per questo che Thiago Motta nelle ultime 2 partite contro Roma e Udinese ha schierato il numero 11 titolare, lasciando in panchina Orso, che nelle ultime due uscite ha giocato appena 45'. Oppure Thiago ha visto in Orsolini un'arma più efficace da usare a partita in corso, con le squadre più stanche e meno concentrate, soprattutto nel finale di stagione. Fatto sta che il ballottaggio tra i due ormai è diventato una costante della squadra rossoblù, con il numero 7 che parte leggermente favorito sullo svizzero per la partita di domani. Ma, con più di 24 ore che ci separano dal calcio d'inizio, non è ancora detta l'ultima parola: sarà il turno di Orso o toccherà ancora a Ndoye?


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