Thiago Motta non vuole sentir parlare di fortuna: "Non credo nella fortuna, ma credo nel lavoro dei miei giocatori, lavoriamo sodo tutti i giorni su tutti gli aspetti per poter affrontare nel modo giusto tutte le difficoltà. Avere questi ragazzi predisposti a tutto è un privilegio per me. Calcio come la boxe? In un certo senso sì: bisogna saper incassare quando c'è da incassare, e poi saper colpire quando è il momento giusto. Elogi nei miei confronti? Mi fanno più piacere delle critiche ovviamente, e io non sono quello che dice che non abbiamo fatto niente fino ad oggi. Ma siamo ancora all'inizio, ora dobbiamo staccare la testa qualche giorno per poi pensare alla sfida contro la Fiorentina. Tifosi? Tutto l'affetto che vediamo è frutto del lavoro di questi ragazzi, vogliamo che la gente continui a supportarci con questo entusiasmo".
Focus finale sui singoli, in particolare Zirkzee: "L'attaccante spesso vive del gol ed è normale che sia così perchè il giudizio spesso si limita a questo. Ma nel calcio ci sono tante altre cose da fare. Joshua è altruista e generoso, aldilà delle qualità tecniche e fisiche che sta dimostrando di avere. Ha un cuore enorme, e per come vedo io questo sport io fa la differenza. Non è l'unico, anche Ferguson ha un cuore grande come questo stadio. Questo è lo spirito che voglio vedere".
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