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Gian Paolo Montali, trascorsi nella pallavolo e nel calcio, ora direttore generale di Ryder Cup 2022, è stato intervistato da Repubblica in vista della partita di stasera tra Parma e Bologna. Lui, nativo di Parma, ha espresso l'opinione sul lavoro delle nuove proprietà straniere e spiegato tutta la storia del possibile approdo di Becchetti a Bologna.
"Ora gli investitori pensano solo al business, d'altronde chi arriva dall'estero non può che pensare a questo - ha affermato - Per quanto riguarda il Bologna mi dispiace viva questa situazione, anche se ogni volta di Saputo sento parlare molto bene. Ho spesso colloqui con Domenicali, grande tifoso, e soffre di questa situazione. Il presidente lontano? Quando devi vincere è importante la presenza del proprietario, è sempre un'arma in più e io stesso ho utilizzato i miei presidenti per vincere. Non dico che deve essere presente 24 ore al giorno, ma quando serve sì. Saputo delega spesso e questo non lo fanno in tanti, poi è ovvio che dipende dalle persone che scegli".
Su Becchetti quando provò ad acquistare il Bologna: "Io feci solo da advisor, poi lui acquistò il Leyton Orient e io mi feci da parte in fretta. Mi voleva come allenatore ma non potevo essere credibile, infatti avevo già preso Giampaolo. Con Bologna ci avevamo provato, una piazza fantastica per storia, tradizione e anche posizione geografica".
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