Milan-Bologna, le pagelle

Para quello che può parare anche se con i piedi è impreciso. A mancare sono soprattutto i suoi compagni, che hanno giocato molto male. Molto impreciso. In avanti si vede pochissimo e la connection con Orsolini è assente. Passo indietro rispetto al Como e anche difensivamente ha fatto fatica. Perde un sanguinoso pallone nel primo tempo, palo di Estupinan, perde un pallone sanguinoso nella ripresa, gol di Modric. Fine dei giochi. Salva la baracca e prova a tenere la barra dritta per circa un'ora di gioco, poi deraglia nel finale e anche lui fatica a trovare il bandolo della matassa. Sicuramente è il meno colpevole. Sbaglia praticamente tutto, anche appoggi facili di un metro. Davanti non si vede e i suoi cross latitano e nella gestione della partita è notte fonda. (Dal 62' Miranda 5 - Entra e si eclissa subito). Mediana in sofferenza, che lui prova a caricarsi sulle spalle, ma non basta. L'elvetico è l'ultimo a mollare e attorno a lui non c'è supporto. E non è di certo Freuler a dover dare qualità negli ultimi sedici metri. Gira a vuoto, a scartamento ridotto, senza mai guardare con la testa avanti. La prima opzione è sempre all'indietro e la regia appare troppo lenta e statica. Doveva essere l'arma tattica per mettere in difficoltà la difesa a tre, ma non si accende. Solo un tiro cross è troppo poco per il miglior marcatore della squadra. (Dal 74' Odgaard 5 - Non si accende). Italiano lo conferma tra le linee ma praticamente non si vede. Dovrebbe controllare Modric, che invece è il migliore in campo, e negli inserimenti Rabiot, Fofana e Loftus Cheek lo annullano. (Dal 62' Bernardeschi 5.5 - Poca verve ed energia anche da parte sua, ma almeno ci prova). La sua arma è l'uno contro uno e Allegri glielo toglie. Non ha spazio e le poche volte che c'è non lo sfrutta. Serata no per tutti. (Dal 74' Rowe 5.5 - Prova a spaccare la partita e almeno ci mette un po' di energia). Per lottare lotta, ma è solipsismo in mezzo a Gabbia, Pavlovic e Tomori. Viene ingabbiato e di conseguenza tutti i rifornimenti latitano. Non riesce a fare il regista offensivo e la squadra non gli dà una mano. (Dal 83' Dallinga sv). Un Bologna troppo spento per essere il suo. Praticamente non si è visto nulla di ciò che ha sempre contraddistinto la sua squadra e il risultato poteva essere più pesante. In tanti sembrano ancora indietro e tra scelte iniziali e letture della partita Allegri ha comandato in lungo e in largo.