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GENOA, ITALY - JUNE 28: Sinisa Mihajlovic, Manager of Bologna FC during the Serie A match between UC Sampdoria and Bologna FC at Stadio Luigi Ferraris on June 28, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)
Un bicchiere d'acqua per uno che ha passato la leucemia e un trapianto di midollo.
Il Covid, che ha colpito, anche se in maniera asintomatica, Sinisa Mihajlovic, è già un lontano ricordo e ora il tecnico serbo guida il suo Bologna quotidianamente a bordo campo dopo un anno vissuto tra leucemia, lockdown e positività. Ma l'ultima vicenda, appunto il virus, è stata la più semplice: "Per uno come me che ha passato la leucemia non ci può essere paura - ha detto al Tg 1 - Un anno fa se non fossi andato a Verona sarei morto, ero debole ma quelle erano le immagini della forza. Ringrazierò sempre chi mi ha salvato la vita donandomi il midollo. Ibrahimovic? E' un mio amico e spero vada meglio dell'ultima volta quando abbiamo preso cinque gol".
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