Tutto Bologna Web
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Rivivi la conferenza di Vincenzo Italiano: “Felice di essere a Bologna. Vogliamo continuare il percorso”

Rivivi la conferenza di Vincenzo Italiano: “Felice di essere a Bologna. Vogliamo continuare il percorso” - immagine 1
Le prime parole di Vincenzo Italiano da allenatore del Bologna Fc 1909
Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

E' il giorno della presentazione di Vincenzo Italiano come nuovo allenatore del Bologna. Ufficializzato la settimana scorsa, l'ex tecnico della Fiorentina è stato designato come successore di Thiago Motta e oggi pronuncerà le sue prime parole al mondo Bologna. TBW vi offre il live testuale della conferenza stampa che vedrà presente la dirigenza e il patron Joey Saputo.

Tra poco l'inizio della conferenza

Inizia l'amministratore delegato Claudio Fenucci: "Inizia la nuova stagione, abbiamo ancora negli occhi l'entusiasmo del ritorno in Champions League dopo sessant'anni. Abbiamo visto la felicità dei nostri tifosi, partendo da quelli più anziani per arrivare a quelli più giovani. Ripartiamo con questo clima e questo entusiasmo. Il nuovo punto fermo è Vincenzo Italiano che è sempre stata la nostra prima scelta dal momento in cui abbiamo dovuto pensare a un cambio di allenatore. Vincenzo è la persona più adatta per proseguire questo percorso e ovunque è stato ha ottenuto risultati importanti. Ha un curriculum di successo e propone un gioco moderno e propositivo, con possesso palla e divertimento. Vogliamo continuare a far divertire i nostri tifosi".


Tocca al nuovo allenatore: "Sono emozionato, avere questa bella opportunità con il Bologna è molto stimolante. Mi hanno voluto fortemente e li ringrazio. Sarà un anno importante, bisognerà confermarsi e avremo una competizione europea dove vogliamo ben figurare. C'è grande entusiasmo da parte mia e del mio staff: ci sono i presupposti per lavorare bene. Ho visto da subito un bell'ambiente. Sono molto felice. Ho visto la crescita del Bologna l'anno scorso e sono curioso di ritrovare i calciatori quando ripartiremo. La squadra si è espressa a livelli grandiosi e vogliamo continuare questo percorso".

Si passa alle domande

A Bologna è stato fatto un lavoro straordinario puntando su giocatori non affermati. Si aspetta una strategia di questo tipo oppure crede che Zirkzee e Calafiori possano far parte del futuro?

"Tutti hanno dimostrato di essere all'altezza e hanno stupito tutti, me compreso. I giocatori hanno già alzato il livello, tanti sono di caratura internazionale e sono all'Europeo. Strada facendo vedremo perché ancora non abbiamo approfondito il futuro di qualche giocatore in termini di mercato. Sono convinto che ci presenteremo bene".

Guardando alla proposta calcistica quanto sente di avvicinarsi al Bologna di Motta?

"Dal punto di vista dello sviluppo del gioco ci si somiglia. Lavoriamo in ampiezza con gli esterni, sviluppiamo da dietro con i difensori e si parte dal basso. I mediani sono sempre coinvolti, la punta deve essere il terminale ma anche lavorare per la squadra. Ci si somiglia, poi ognuno di noi ha il suo modo di lavorare e preparare le partite".

Quali obiettivi le ha chiesto la società?

"Vogliamo cercare di mantenere un livello alto, continuare a proporre gioco e far divertire la gente. Lo scopo è migliorare sempre i calciatori e trovare una costanza di rendimento in termini di prestazioni. Vogliamo fare bene in campionato e onorare la Champions. Sono convinto che si può venir fuori a testa alta da ogni partita. Il primo scopo è giocare bene perché se non si gioca bene le partite non si vincono".

Lei è partito dal basso per arrivare in alto, cosa risponde a chi giudica la carriera di un allenatore per aver perso tre finali?

"Ci si dimentica in fretta del percorso che ti porta a giocare le finali. Arrivare in fondo è un merito, poi le finali vuoi sempre vincerle ma non sempre ci si riesce. Guardate Gasperini, che era reduce da qualche amarezza e ha vinto e mi ha ricordato che i percorsi rimangono e danno valore. Mi auguro di giocare ancora delle finali. Esterni di attacco? Li vogliamo efficaci, Orsolini ha dimostrato di saper fare la differenza e cambia il piano gara per gli avversari. Più estro c'è davanti e meglio è. Orsolini, Karlsson e Ndoye hanno le caratteristiche giuste".

Cosa l'ha convinta a scegliere Bologna?

"Dopo aver superato la semifinale di Conference mi sono concentrato sulla preparazione alla finale, poi c'era anche il recupero di campionato e alla fine c'è stata tanta amarezza perché credevo in quella vittoria. Nei giorni successivi ho avuto modo di continuare a parlare con i direttori e non c'è stato nessun problema. Il mio staff? Sono miei collaboratori da tanti anni e adesso vedremo come integrare con alcune figure. Abbiamo voglia di fare bene".

Qual è la curiosità principale del suo arrivo a Bologna?

"Un allenatore deve conoscere dove va a lavorare, deve informarsi e deve integrarsi. A Bologna la gente è entusiasta, ha visto una squadra che divertiva e comandava le partite. Questo fa capire le sensazioni che vuole vivere la piazza. Ho visto tifosi felici e vedremo di riempire ancora la piazza. Troveremo un modo di portare tanta gente a festeggiare".

Che Vincenzo Italiano arriva oggi a Bologna?

"Un allenatore che arriva dopo una salvezza e approda a Firenze e riesce a raggiungere grandi obiettivi è normale che sia cambiato. E' chiaro che sono diverso sotto tanti punti di vista. Ci si migliora per forza e sono anche i calciatori che ti danno una mano per essere diverso e farli rendere. Non avevo mai fatto una coppa e in due anni siamo arrivati in fondo. Sono esperienze che ti porti dietro. Nel calcio il dopo non si conosce mai, arrivo qui con grande entusiasmo. Sartori l'ho conosciuto da calciatore e ora sono al suo fianco da allenatore e quello che sarà il futuro non lo so. Darò tutto me stesso".

Che step di crescita è Bologna rispetto a Firenze?

"La Champions è qualcosa che aggiunge al mio percorso un nuovo traguardo. L'esperienza della Conference mi trova preparato nella gestione degli impegni, ma affronteremo squadre di grandissimo valore e dovremo essere pronti".

Ha chiesto alla dirigenza la possibilità di tenere i big?

"Avremo modo di confrontarci bene dopo la conferenza sul futuro mercato".

Quali sono i tre cardini non negoziabili per la squadra?

"Serietà, professionalità e attaccamento. Hanno fatto la differenza l'anno scorso e sono richieste che tutti i giocatori hanno già nelle proprie corde".

Quali pensa possano essere le maggiori difficoltà nel suo lavoro di approccio al Bologna?

"Un allenatore guarda in primis a quello che è la squadra, i calciatori, le carattestiche che possono essere adatte al tuo pensiero. Da questo punto di vista non ci sono problemi e ci somigliano tantissimo nello sviluppo del gioco. Questo è l'aspetto più semplice per farmi avvicinare ai ragazzi. Poi devo cercare di capire le loro abitudini anche fuori dal campo e nel momento in cui si condivide tutto non sarà un problema".

Negli ultimi anni il calcio italiano ha dimostrato che ci si può inserire ad alti livelli. La classe operaia va in paradiso?

"I fatturati non vanno in campo, lo ha dimostrato il Bologna come altre squadre. In campo ci va il lavoro, la professionalità, l'ambizione e la voglia di crescere. Nel calcio si può ottenere tutto".

Conte ha detto a Di Lorenzo 'dimenticati la Juve'. Dirai lo stesso a Calafiori?

"Aspettiamo luglio per avere tutti i ragazzi a disposizione, poi ovviamente un allenatore deve sentire e ascoltare tutti. Sentirò quelle che sono le esigenze e mi è già successo che qualche giocatore cambiasse la sua idea. Vedremo. Lavoriamo per fare il bene del Bologna, per vincere le partite e insieme sono convinto che ne potremo vincere tante".

Domanda per Fenucci. Qual è la vostra posizione su Calafiori?

"Su Calafiori la volontà è di confermare gran parte della rosa di questa stagione. Vogliamo andare avanti con questo gruppo che può ancora migliorare. Preferiamo continuare con loro, al momento abbiamo già comunicato al suo agente che non abbiamo intenzione di spostare il giocatore".

Ha sentito Orsolini dopo l'esclusione dall'Europeo?

"Orso l'ho chiamato il giorno dell'esclusione, era dispiaciuto ma ovviamente rispettiamo il lavoro di Spalletti. Gli ho detto che avrà tempo di rifarsi con il Bologna".

In Senato ha parlato dei debiti del calcio italiano.

"In Senato c'è stata una audizione per parlare con la commissione della situazione del calcio italiano. La Lega Calcio ha presentato un progetto di riforma che abbiamo supportato ed è molto importante che la politica ci ascolti. Il fatturato del calcio è di 4 miliardi e siamo la più grande industria delle emozioni collettive. Serve poi lavorare sulle strutture e sulle ristrutturazioni. Ci sono state centinaia di riqualificazioni in Europa con strategie simili a quella che stiamo portando avanti a Bologna. Sui bilanci ho ribadito che i controlli vanno concertati in ambito europeo e il sistema deve essere sostenibile perché in passato ci sono stati episodi di club che hanno ottenuto risultati sportivi con bilanci poi peggiorati. Serve maggior controllo".

La conferenza è terminata

tutte le notizie di