Ricevere questo tipo di certificazioni significa dare prova concreta del proprio impegno per uno sport pulito e leale. Ecco perché vengono apprezzate dagli sponsor, che vedono in esse una garanzia di credibilità.
Incentivano comportamenti virtuosi
—La prospettiva di ottenere una certificazione di fair play incentiva i protagonisti dello sport a comportamenti virtuosi. I giocatori sono portati a controllare meglio le proprie reazioni, evitando falli intenzionali o simulazioni. Gli allenatori promuovono il gioco di squadra e il rispetto per gli avversari. I dirigenti adottano modelli gestionali trasparenti e lineari.
In sostanza, l’esistenza di questi riconoscimenti motiva il mondo dello sport ad autoregolamentarsi secondo i principi etici fondamentali.
Rafforzano l’immagine pubblica
—Quando una squadra, un campionato o una federazione sportiva ottengono una certificazione di fair play, la loro immagine pubblica ne trae grande beneficio. Si tratta di un sigillo di qualità che rassicura i tifosi sul fatto che stanno seguendo un’organizzazione sana, leale e ben gestita.
Questa migliore reputazione si può tradurre in maggiori consensi, più spettatori, sponsorizzazioni più remunerative e un ambiente più positivo attorno alla propria disciplina.
I principali standard di certificazione
—Esistono diversi enti a livello internazionale che si occupano di certificazioni etiche per lo sport. Eccone alcuni tra i più rilevanti:
| Ente | Standard |
| Fair Play International Committee | Fair Play Certificate |
| ICSS Sport | ICSS Fair Play |
| European Fair Play Movement | European Fair Play Awards |
Ognuno di essi ha i propri criteri di valutazione, ma in generale prendono in considerazione aspetti come:
L’importanza di diffondere la cultura del fair play
—Affinché le certificazioni di fair play acquisiscano sempre maggiore rilevanza, è cruciale diffondere la cultura dell’etica sportiva a tutti i livelli.
Questo significa educare le nuove generazioni di atleti fin dal settore giovanile su temi come la lealtà, il rispetto e lo spirito di squadra. Vuol dire formare tecnici e dirigenti che siano essi stessi modelli virtuosi per i propri giocatori. Implica sensibilizzare gli spettatori e i media per far capire che vincere non è l’unica cosa che conta.
Se il mondo dello sport saprà valorizzare questi messaggi, le certificazioni di fair play diventeranno ambiti riconoscimenti per chiunque voglia dare il buon esempio.
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