C'è chi pensa che l'aspetto mentale, adeguatamente allenato, possa dare ampi frutti su un campo da calcio. Da qui la figura del mental coach, che diversi allenatori utilizzano. Repubblica ha intervistato Anthony Smith, che in passato ha lavorato con Pioli:"
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Il mental coach Smith: “Un giocatore va stimolato, con la speranza che reagisca”
Il mental coach intervistato da Repubblica
"La mia esperienza insegna che bisogna trovare tanti modi diversi per esprimere concetti simili. Gli spunti si trovano dappertutto, un po' come il leone della savana di Pioli. Una frase non deve piacere ma deve funzionare, e su questo difendo ciò che ha fatto il tecnico ai tempi. Destro? Ci sono giocatori che si esprimono meglio dall'inizio, e lui è uno di questi, piuttosto che da subentrati. Se Donadoni lo ha lasciato in panchina avrà avuto i suoi motivi. L'importante è stimolare il calciatore sperando poi che reagisca per il bene della squadra".
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