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Il futuro viene dopo, prima c’è la salvezza

Corvino torna a Casteldebole, ma è presto per la risoluzione: ora serve la salvezza

Manuel Minguzzi

E' ritornato Pantaleo Corvino a Casteldebole, saluti al mister e alla squadra e giornata di lavoro nel suo ufficio. La situazione non è cambiata, Corvino è deciso a lasciare la scena rossoblù dopo gli accadimenti delle ultime settimane ma per il momento non vuole distrazioni rispetto all'obiettivo primario fissato in estate: la salvezza. Ovvio, manca poco, pochissimo, probabilmente tre punti con il Verona e fino a quel momento la massima concentrazione è rivolta al campo.

Ecco allora che l'uscita di Corvino è in stand by, l'idea resta ma se ne riparlerà a salvezza matematica ottenuta. Ovvero raggiungere i famosi 40 punti. Difficile pensare ad un dietrofront, ovvero a un Corvino convinto a restare, i presupposti non ci sono. Per cui l'agenda è abbastanza chiara: prima la salvezza, poi la trattativa per la risoluzione contrattuale.

Nel frattempo, il Bologna lavora alla scelta del possibile sostituto, il candidato numero uno resta Sabatini ma la trattativa è tutt'altro che scontata. Si defila la candidatura di Sogliano, così come quella di Baldini poco intenzionato a ritornare al lavoro in Italia, mentre il nome di Carli (bravo a lavorare con i giovani spendendo il giusto) appare difficile vista la corte di un paio di big del campionato italiano. Ma prima di tutti questi discorsi c'è la salvezza, magari raggiungibile lunedì sera battendo il Verona.